martedì 15 giugno 2010

L'uomo che era morto di David Herbert Lawrence

Cristo che si risveglia nella sua tomba scoprendosi ancora vivo perchè lo hanno tirato giù dalla croce troppo presto.
Rifugiato presso un contadino per alcuni giorni, riacquista le forze. Nel frattempo, come descritto nei Vangeli, incontra la Maddalena.
Decide di andare via per rinascere a nuova vita. Giunto in Libano presso un tempio di Iside ,una giovane sacerdotessa , credendolo Osiride, si congiunge carnalmente con lui rimanendone gravida.
Minacciato di morte dalla madre della ragazza fugge. Scritto in un linguaggio per i miei gusti troppo "mistico", il romanzo fu pubblicato dopo la morte dell'autore.
I contemporanei di Lawrence sicuramente non apprezzarono la storia qui descritta, come del resto non avevano, e del resto non avrebbero potuto altrimenti, visto la mentalità ancora vittoriana del periodo, apprezzare i precedenti romanzi dello scrittore a cominciare da : "L'amante di Lady Chatterley" che pubblicato in edizione privata nel 1928 da un editore fiorentino sarà "accettato" in patria solo nel 1960 , anno in cui fu per la prima volta pubblicato in Inghilterra. Se penso che il mio primo regalo ad una ragazza di sedici anni fu proprio "L'amante di Lady Chatterley" mi viene da ridere perche' ,allora, lo regalai senza alcun secondo fine, ma quando fu letto mi resi conto che , involontariamnte, avevo stimolato la malizia della lettrice. Fu una cosa bella soprattutto perchè casuale e non forzatamente ricercata e pianificata. La spontaneità che proviene dal caso è sorprendentemente piacevole.

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