domenica 1 dicembre 2019

Verità Menzogna di George Orwell

L’opera di George Orwell, come pure la sua vita, affonda le radici in un concetto fondamentale: quello di verità, indissolubilmente legato a quello di libertà. Il tema della verità (inseparabile dal suo opposto, la menzogna) è il cuore di questa antologia.

"Secondo il punto di vista totalitario la storia è quacosa da creare più che da apprendere ... Il totalitarismo richiede di fatto la continua alterazione del passato, e sulla lunga distanza probabilmente richiede una sfiducia nell'esistenza di una verità oggettiva"

"L'immaginazione , come certi animali selvaggi, non si riproduce in cattività"

"Tutta la propaganda è menzogna, anche quando dice la verità. E secondo me non è un male, purchè uno sappia quello che sta facendo e perchè"

lunedì 28 ottobre 2019

Butcher's Crossing di John Williams

"Nel 1873 il ventitreenne William Andrews, dopo due anni ad Harvard, abbandona la natia Boston e l’agiatezza della casa paterna per inseguire nel West una forma più autentica di se stesso; la sua strada lo porta nel minuscolo abitato di Butcher’s Crossing, dove rifiuta un lavoro impiegatizio alle dipendenze di un commerciante di pelli per unirsi a una battuta di caccia al bisonte. Una caccia che diventerà un’avventura nella natura selvaggia, un viaggio tanto duro da assumere la forma del sogno, in cui la mente del protagonista, fiaccata dalla fatica, si perde nella contemplazione del paesaggio. Andrews si troverà nella valle dei bisonti, un luogo dalla bellezza quasi mistica, dove regna un silenzio che solo i posti sconosciuti all’essere umano possiedono.
Pubblicato nel 1960, Butcher’s Crossing è considerato tra i romanzi cardine sul far west, una storia che abbatte il sogno della frontiera americana e che si pone prima di Cormac McCarthy, indicando la strada a quest’ultimo grande maestro." [dal sito di Fazi]

mercoledì 16 ottobre 2019

Brancaleone di Age & Scarpelli e Mario Monicelli


Longo è lo cammino,
ma grande è la meta!
vade retro satan
vade retro satan
vadre retro satan

Longo è lo cammino,
ma grande è la meta
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan

Contro o sarracino
seguiamo il profeta!
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan

Seguo il profeta
la nostra cometa
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan

Senza armatura
senza paura
senza calzari
senza denari
senza la brocca
senza pagnocca
senza la mappa
senza la pappa
senza cavallo
né caciocavallo
vade retro satan
vade retro satan
vade retro satan

Senza armatura
senza paura
senza calzari
senza denari
senza la brocca
senza la gnocca
senza la mappa
senza la pappa
senza cavallo
nè caciocavallo
longo è lo cammino
ma grande è la meta...

lunedì 7 ottobre 2019

Nulla, solo la notte di John E. Williams

"Dopo Stoner e Butcher’s crossing, il romanzo d’esordio di John Williams. Scritto quando aveva solo vent’anni, Nulla solo la notte è un romanzo in cui già si manifestava tutto il talento letterario di uno dei maggiori scrittori americani del XX secolo.
Nei due anni e mezzo di guerra che John Williams trascorse tra India e Birmania, tra il 1942 e il 1945, scrisse il suo primo romanzo, Nothing but the night. A soli vent’anni il giovanissimo scrittore raccontò la giornata di un giovane borghese della California, scrivendo forsennatamente nelle lunghe ore vuote che caratterizzavano la vita di certe zone periferiche al conflitto mondiale. Al suo rientro negli Stati Uniti Williams riuscì, un anno prima di laurearsi, a far stampare il suo primo romanzo.
Vicino al mondo descritto da John Fante (anche lui di Denver) con un tono trasognato e a volte ironico, Arthur Maxley ci ricorda l’Arturo Bandini che vaga per le strade di Los Angeles incontrando i personaggi più disparati. Qui Arthur è un dandy che seguiamo in una giornata scandita da incontri significativi (un amico con il sogno di acquistare una macchina tipogrfica e stampare poesie, il padre distante e una donna bella, ma disperata) Rappresentati all’interno di un diner, di un hotel di lusso o di un night, gli interlocutori di Arthur sono dei compagni di viaggio con forti personalità, ognuno di loro una musa ispiratrice per cercare di comprendere la solitudine umana." - [ dal sito della Fazi editore]

mercoledì 11 settembre 2019

Tahar Ben Jelloun



«Non incontrerai mai due volti assolutamente identici.
Non importa la bellezza o la bruttezza: queste sono cose relative.
Ciascun volto è simbolo della vita. E tutta la vita merita rispetto.
È trattando gli altri con dignità che si guadagna il rispetto per se stessi.»

lunedì 12 agosto 2019

Chimica dell'insurrezione di R. Bertoldo

La violenza è il primo strumento degli stupidi, ma anche l'ultima possibilità per i poveri di ogni epoca e di ogni paese.  Quando la distanza tra i potenti e la gente si fa troppo grande, quando il popolo senza pane e dignità viene mandato a mangiare brioches, il rispetto per il governo non è più dovuto. La rivolta è dietro l'angolo, quando il potere dei pochi diventa sopruso sui molti. Senza incitare all'insurrezione, questo libro esorta la collettività a difendersi dal totalitarismo, ossia dal disprezzo per i bisogni delle classi più povere.

"La difficoltà della lotta richiede il ripristino delle proprie doti intellettuali.La vera cultura , oggi in gran parte sommersa,deve essere riscoperta, gli uomini devono rieducarsi, smettendola di scimmiottare la classe al potere facilmente lusingatrice.La fatica intellettuale è alla base della libertà, senza di essa non si può combattere la violenza strisciante che è alla base della nostra subordinazione"

"Un popolo che voglia salvaguardare i valori della vita, sui quali soli può poggiare il senso della propria attività, ha il compito pressante di uccidere le opinioni, prima di tutto. Deve produrre idee, smettere ogni forma di venerazione, ogni timore reverenziale, deve comprendere appieno il senso dell'uguaglianza e il potere della propria mente autonoma e critica.Ogni uomo dotato di cervello operativo,di sensi allertati,di corpo appassionato ha un potere identico a quello di chi comanda e questa potenzialità deve proteggerla e concretizzarla"

domenica 26 maggio 2019

Se questo é un uomo di Primo Levi

«Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un sì o per un no.

Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome,
senza più forza di ricordare,
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.

Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa, andando per via,
coricandovi, alzandovi;
ripetetele ai vostri figli.

O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.»

venerdì 24 maggio 2019

Ghiaccio Blu di Pino Corrias

"E i sermoni di tutti i presidenti che prima o poi hanno spedito marines e bombardieri nel resto del mondo, ma sempre parlando di libertà e diritti umani dal punto più alto di un Paese che poggia le sue radici su un genocidio, il suo sviluppo economico sullo schiavismo, il suo assetto politico su una guerra civile.Ma rimane pur sempre uno dei Paesi più liberi del mondo"

Ma quale Paese al mondo non è passato dalle stesse strade ?... Quello che conta è volere imboccare strade meno dolorose e più umanamente giuste.
Chi era Joseph Paul Jernigan ? .. Leggete questo libro.

lunedì 13 maggio 2019

Il vecchio che leggeva romanzi d'amore di Luis Sepulveda

"Il vecchio Antonio José Bolivar vive ai margini della foresta amazzonica equadoriana. Vi è approdato dopo molte disavventure che non gli hanno lasciato molto: i suoi tanti anni, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie, i ricordi di un'esperienza, finita male, di colono bianco e alcuni romanzi d'amore che legge e rilegge nella solitudine della sua capanna sulla riva del grande fiume. Ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall'aver vissuto "dentro" la grande foresta, insieme agli indios shuar: una sapienza particolare, un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che nessuno dei famelici gringos saprà mai capire."
Non so perchè ma, la parte finale del romanzo, mi ha fatto pensare al "Vecchio e il mare" di Hemingway. Che strana sensazione...

domenica 12 maggio 2019

Cacao di Jose Amado

"Dopo una breve infanzia agiata e felice a Sao Cristovao, la tragedia della morte del padre e i soprusi dello zio costringono il quindicenne sergipano (così chiamato perché nativo di uno stato del Nordest del Brasile, il Sergipe) a lavorare in fabbrica. Inseguendo i sogni collettivi di emigrare nelle zone del cacao, il ragazzo finisce per lasciare casa sua alla volta di Pirangi. Là, nella Fazenda Fraternidade del coronel Mané Frajelo, il mito del cacao crolla nell'impatto con la durezza della realtà e con la disperazione della miseria"

venerdì 3 maggio 2019

La mia anima è ovunque tu sia di A. Cazzullo

Mi sembra di aver letto "l'abbozzo di un romanzo". La trama ed i personaggi sono sfumati e poco definiti. E' un peccato. L'argomento avrebbe potuto portare il libro a "vette più alte".

giovedì 2 maggio 2019

Il corvo di Kader Abdolah

“Nei racconti della tradizione persiana c’è sempre un corvo che vola in cielo”, come un messaggero, un testimone, depositario di quel patrimonio di storia e cultura che Kader Abdolah porta fino a noi. In questo romanzo d’ispirazione autobiografica, il rifugiato iraniano Refid Foaq narra il lungo viaggio della sua vita: dalla falegnameria del padre, fervente musulmano, dove cresce il suo spirito curioso e ribelle, a Teheran, dove giovane universitario entra nella resistenza contro gli ayatollah e, dopo mille avventure, viene salvato in extremis dalla giovane che diventerà sua moglie, fino alla fuga, l’approdo in Olanda e la scommessa di una nuova identità che concili passato e presente, l’operaio alla catena di montaggio e l’aspirante scrittore deciso a realizzare con la nuova lingua - quella della libertà - l’antica vocazione letteraria. Una lingua, quella di Abdolah, che si arricchisce di colore e ispirazione, nell’incontro tra Oriente e Occidente, e in cui l’avventura di una vita diventa quella di un intero popolo di migranti sospeso tra due mondi, che trova nell’apertura e nello scambio la via per dare nuovi orizzonti alle proprie radici.[dalla quarta di copertina]


domenica 28 aprile 2019

Gli ultimi giorni di Mata Hari di G.Scaraffia

Tanti riferimenti a personaggi che avevano avuto contatti con Mata Hari ma poco su Mata Hari. La parte più interessante è la ricca bibliografia.

domenica 7 aprile 2019

Duccio di Buoninsegna a cura di L. Bellosi , G. Ragionieri


Un dossier dedicato a Duccio di Buoninsegna. 
In sommario: ''La formazione''
                          ''Fra tradizione bizantina e rinnovamento gotico'' 
                          ''Orafi e scultori''
                          ''La Maestà'' 
                          ''Le ultime opere''

lunedì 4 febbraio 2019

Dolce per sé di Dacia Maraini

"Qualcuno pensa che la dolcezza sia una qualità tipica delle donne e quindi non augurabile per un uomo. Nella testa di costoro la dolcezza è sinonimo di debolezza, quindi desiderare un uomo 'dolce' significherebbe volerlo debole, fiacco, passivo. Ma sono idiozie. Perché la forza si accompagna sempre ad una forma di serenità e dolcezza. Solo gli uomini fragili, impauriti, sono aggressivi,violenti, prepotenti e assertivi. Un uomo non nevrotico né infelice sarà aperto agli altri, disponibile, gentile, e se vorrà affermarsi lo farà attraverso la conquista del prestigio e non attraverso l'imposizione e la brutalità"

mercoledì 23 gennaio 2019

Il mio noviziato di Colette

"Insomma , imparavo a vivere. A vivere si impara, dunque ? Si, se è senza felicità. La beatitudine non insegna niente. Vivere senza felicità e non deperirne: ecco un'occupazione, quasi una professione."

... solo questa piccola ma tremenda riflessione ,vale la lettura del libro.

domenica 20 gennaio 2019

Ancora una notte di Raymond Chandler

Come vorrei essere Philip Marlowe !

Nota : la copertina di questa edizione non centra nulla con il periodo storico in cui è ambientato il romanzo.

Accendini di Juan Manuel Clark

Accendini comuni, accendini militari, accendini figurativi, accendini di lusso, accendini pubblicitari..ma quanti accendini !
Interessante scoprire che furono i soldati, durante la prima guerra mondiale a divulgare l'utilizzo degli accendini a benzina e a rotella.Molto spesso,li costruivano loro stessi in modo artigianale, nascosti nelle trincee o riparati in tende e baracche.

sabato 19 gennaio 2019

Cronaca familiare di Vasco Pratolini

"Il cuore dell'uomo è un meccanismo di precisione , completo di poche leve essenziali, che resistono al freddo, alla fame, all'ingiustizia,alle sevizie, al tradimento, ma che il destino può vulnerare come il fanciullo l'ala di una farfalla. Il cuore ne esce con il battito stanco; da quel momento l'uomo diventerà forse più buono, forse più forte, e forse anche più deciso e cosciente nella sua opera, ma non troverà più nel suo spirito quella pienezza di vita  e di umori in cui ogni volta egli sfiora la felicità. "

"Il vero amore è dei poveri. Un uomo e una donna poveri,che si sposano,debbono poter riunire le loro anime in una per resistere e farsi coraggio. Amarsi è farsi coraggio, è difesa, sangue che si aggiunge al tuo sangue, omertà anche.Un uomo povero che dal suo lavoro ricava sempre miseria, è più forte con una compagna al fianco. Soltanto allora valuta appieno il vigore delle proprie braccia, il significato della propria presenza sulla terra,vede chiaro e distante: le sue angosce annegano in una carezza. Ma l'amore dei poveri è il più fragile: o il mosaico delle anime combacia perfettamente o tutto si frantuma e disperde, e l'amore diventa abbrutimento,diventa disperazione,diventa odio, ed anche tragedia. Un uomo povero può commettere tutti gli errori che la sua povertà gli suggerisce: può bestemmiare ed ubriacarsi, può perfino odiare il lavoro e perfino, in un attimo di smarrimento, rubare. Troverà sempre l'energia per riabilitarsi. Ma non gli è consentito sbagliare nel scegliersi la compagna. Questo errore gli ghiaccia il cuore,gli avvelena il sangue, non vi sarà più orizzonte davanti a lui, poiché il suo orizzonte era amore."

C'e' di che pensare nei prossimi giorni...ed anni.

venerdì 18 gennaio 2019

Forbici di Frédérique Crestin-Billet

Da quando sono state inventate, le forbici fanno parte del nostro mondo quotidiano: indispensabili e all'apparenza sempre uguali, sono invece caratterizzate da una grande varietà di materiali come di fattura e utilizzo. Dalle classiche forbici da sarto ai meravigliosi capolavori da ricamo risalenti al XVIII e al XIX secolo, passando per tutti quegli esemplari che hanno funzioni specifiche, la gamma è davvero infinita.
Una piccola introduzione storica , seguita da una carrellata fantasmagorica di forbici.

mercoledì 16 gennaio 2019

Milano non è Milano di Aldo Nove

Sarà che ero stanco e svogliato quando ho iniziato a leggerlo ma, di questo libro, probabilmente, a breve non ricorderò neanche il titolo. A parte alcuni "aneddoti" sulla "vecchia Milano" il resto è di una noia pazzesca. Un ammasso eterogeneo di informazioni su Milano degni di una guida turistica "mal concepita".

Domanda : ma è solo Milano che si trasforma nel tempo ? ... le altre città no ?"

martedì 15 gennaio 2019

Il libro di Kells

Il Libro di Kells (Leabhar Cheanannais in Gaelico, Book of Kells in inglese), conosciuto anche come Grande Evangeliario di san Columba, è un manoscritto miniato, realizzato da monaci irlandesi intorno all'800 nell'ambito dell'arte insulare.Per l'eccellenza tecnica della sua realizzazione e la sua bellezza,questo esempio dell'arte irlandese è considerato da molti studiosi una delle più importanti opere d'arte dell'epoca.Contiene il testo dei quattro Vangeli in latino, accompagnato da note introduttive ed esplicative, il tutto corredato da numerose illustrazioni e miniature riccamente colorate.Attualmente è in mostra permanente alla biblioteca del Trinity College di Dublino, dove porta la segnatura MS 58.

domenica 13 gennaio 2019

Maldicenza di ieri e di oggi di G. Pecori

Guida all'epitaffio burlesco. "E' bugiardo come un epitaffio", si dice di chi mente senza pudore.Cosi' lo spirito popolare denuncia e mette in ridicolo la regola dell'encomio funebre.

"Go léto tante epigrafi,go cercà da per tuto,no go mai visto scrito:
QUI GIACE UN FARABUTO"

Ritratto di Hemingway di Lillian Ross

Una volta mi disse che voleva essere il campione del mondo: "Ma c'e' quel figlio di puttana di Tolstoj che mi sbarra la strada e quando riesco a farcela, poi c'e' Shakespeare che mi aspetta al varco", diceva."Dire che quelle cose non le ha scritte Shakespeare sarebbe come commettere un fallo. Ma chiunque le abbia scritte, è lui il miglior scrittore. Il problema maggiore è che lui è venuto prima e ha scritto tutte le cose che avrei voluto scrivere io ma che non potrò scrivere mai e poi mai perché lo ha già fatto lui". Si chiedeva:"Come diavolo fai, quando l'hanno scritto prima loro ?"

Due giornate a New York "insieme" ad Hemingway e famiglia.

venerdì 11 gennaio 2019

L'amante di Marguerite Duras

"Un giorno, ero già avanti negli anni, in una hall mi è venuto incontro un uomo. Si è presentato e mi ha detto: La conosco da sempre. Tutti dicono che da giovane lei era bella, io sono venuto a dirle che la trovo più bella ora, preferisco il suo volto devastato a quello che aveva da giovane.

Penso spesso a un'immagine che solo io vedo ancora e di cui non ho mai parlato. E' sempre lì, fasciata di silenzio, e mi meraviglia. La prediligo fra tutte, in lei mi riconosco, m'incanto.Presto fu tardi nella mia vita. A diciott'anni era già troppo tardi. Tra i diciotto e i venticinque anni il mio viso ha deviato in maniera imprevista. Sono invecchiata a diciott'anni. Non so se succeda a tutti, non l'ho mai chiesto. Mi sembra di aver sentito dire che qualche volta un'accelerazione del tempo può investirci quando attraversiamo l'età giovane, la più esaltata della vita. E' stato un invecchiamento brutale. L'ho visto impossessarsi dei miei lineamenti a uno a uno, alterare il rapporto che c'era tra di loro, render gli occhi più grandi, lo sguardo più triste, la bocca più netta, incidere sulla fronte fenditure profonde. Invece di esserne spaventata, ho assistito a quest'invecchiamento con lo stesso interesse che avrei potuto prestare allo svolgersi di una lettura. E poi sapevo di non sbagliarmi: un giorno avrebbe rallentato la corsa e avrebbe preso un ritmo normale. Chi mi aveva conosciuto a diciasette anni, all'epoca del mio viaggio in Francia, è rimasto impressionato quando mi ha rivista, due anni dopo, diciannovenne. Quel nuovo viso si è mantenuto così, è diventato il mio viso. Certo, è invechiato ancora, ma relativamente meno di quel che avrebbe dovuto. E' un viso lacerato da rughe nette e profonde, con la pelle screpolata. Non ha ceduto come certi volti dai lineamenti minuti, ha mantenuto gli stessi contorni, ma la materia di cui è fatto è andata distrutta. Ho un viso distrutto."

Incipit del romanzo.

Nota per me : lo stile di scrittura non mi convince molto . L'Io narrante, stranamente, risulta più incisivo ed evocativo nella trasposizione cinematografica di Jean-Jacques Annaud

mercoledì 9 gennaio 2019

Il colpo di grazia di Marguerite Yourcenar

"Chi pretenda di ricordare tutta una conversazione parola per parola, mi è sempre sembrato un bugiardo o un mitomane.A me non restano mai che frammenti, un testo pieno di lacune,simile a un documento corroso dai tarli. Le mie stesse parole io non le capisco più, nemmeno nell'istante in cui le pronuncio. Quanto a quelle del mio interlocutore, esse mi sfuggono, e io non ricordo che il movimento di una bocca a portata delle mie labbra. Tutto il resto non è che una arbitraria e falsa ricostruzione, ed è cosi' per tutte le frasi che cerco qui di richiamarmi alla memoria. Se mi ricordo press'a poco tutte le povere banalità scambiate fra di noi quella notte, è senza dubbio perchè furono le ultime dolcezze che Sofia mi abbia detto in vita sua."

Magnifica scrittura (almeno la traduzione). L'ambiguità dei tre personaggi lascia al lettore mille interpretazione sul perchè di alcuni comportamenti.La tragedia finale comunque aleggia per tutto il testo.Come è possibile che sia potuto accadere?

N.B. : memo espressione "ruscellante di sudore"

martedì 8 gennaio 2019

Canto di Natale di Charles Dickens

"Non amare Dickens è un peccato mortale: chi non lo ama non ama nemmeno il romanzo".

Pietro Citati.

.. forse un po' estremo ma probabile.

domenica 6 gennaio 2019

La sovrana lettrice di Alan Bennett

Può la "lettura" renderci più "umani" ?
Il lettore è solo uno "spettatore" del pensiero altrui ?
Leggere, isola il lettore dal "mondo reale" oppure è il "mondo reale" ad allontanare e a diffidare del lettore ?
La lettura  è "non agire" ?