mercoledì 23 gennaio 2019

Il mio noviziato di Colette

"Insomma , imparavo a vivere. A vivere si impara, dunque ? Si, se è senza felicità. La beatitudine non insegna niente. Vivere senza felicità e non deperirne: ecco un'occupazione, quasi una professione."

... solo questa piccola ma tremenda riflessione ,vale la lettura del libro.

domenica 20 gennaio 2019

Ancora una notte di Raymond Chandler

Come vorrei essere Philip Marlowe !

Nota : la copertina di questa edizione non centra nulla con il periodo storico in cui è ambientato il romanzo.

Accendini di Juan Manuel Clark

Accendini comuni, accendini militari, accendini figurativi, accendini di lusso, accendini pubblicitari..ma quanti accendini !
Interessante scoprire che furono i soldati, durante la prima guerra mondiale a divulgare l'utilizzo degli accendini a benzina e a rotella.Molto spesso,li costruivano loro stessi in modo artigianale, nascosti nelle trincee o riparati in tende e baracche.

sabato 19 gennaio 2019

Cronaca familiare di Vasco Pratolini

"Il cuore dell'uomo è un meccanismo di precisione , completo di poche leve essenziali, che resistono al freddo, alla fame, all'ingiustizia,alle sevizie, al tradimento, ma che il destino può vulnerare come il fanciullo l'ala di una farfalla. Il cuore ne esce con il battito stanco; da quel momento l'uomo diventerà forse più buono, forse più forte, e forse anche più deciso e cosciente nella sua opera, ma non troverà più nel suo spirito quella pienezza di vita  e di umori in cui ogni volta egli sfiora la felicità. "

"Il vero amore è dei poveri. Un uomo e una donna poveri,che si sposano,debbono poter riunire le loro anime in una per resistere e farsi coraggio. Amarsi è farsi coraggio, è difesa, sangue che si aggiunge al tuo sangue, omertà anche.Un uomo povero che dal suo lavoro ricava sempre miseria, è più forte con una compagna al fianco. Soltanto allora valuta appieno il vigore delle proprie braccia, il significato della propria presenza sulla terra,vede chiaro e distante: le sue angosce annegano in una carezza. Ma l'amore dei poveri è il più fragile: o il mosaico delle anime combacia perfettamente o tutto si frantuma e disperde, e l'amore diventa abbrutimento,diventa disperazione,diventa odio, ed anche tragedia. Un uomo povero può commettere tutti gli errori che la sua povertà gli suggerisce: può bestemmiare ed ubriacarsi, può perfino odiare il lavoro e perfino, in un attimo di smarrimento, rubare. Troverà sempre l'energia per riabilitarsi. Ma non gli è consentito sbagliare nel scegliersi la compagna. Questo errore gli ghiaccia il cuore,gli avvelena il sangue, non vi sarà più orizzonte davanti a lui, poiché il suo orizzonte era amore."

C'e' di che pensare nei prossimi giorni...ed anni.

venerdì 18 gennaio 2019

Forbici di Frédérique Crestin-Billet

Da quando sono state inventate, le forbici fanno parte del nostro mondo quotidiano: indispensabili e all'apparenza sempre uguali, sono invece caratterizzate da una grande varietà di materiali come di fattura e utilizzo. Dalle classiche forbici da sarto ai meravigliosi capolavori da ricamo risalenti al XVIII e al XIX secolo, passando per tutti quegli esemplari che hanno funzioni specifiche, la gamma è davvero infinita.
Una piccola introduzione storica , seguita da una carrellata fantasmagorica di forbici.

mercoledì 16 gennaio 2019

Milano non è Milano di Aldo Nove

Sarà che ero stanco e svogliato quando ho iniziato a leggerlo ma, di questo libro, probabilmente, a breve non ricorderò neanche il titolo. A parte alcuni "aneddoti" sulla "vecchia Milano" il resto è di una noia pazzesca. Un ammasso eterogeneo di informazioni su Milano degni di una guida turistica "mal concepita".

Domanda : ma è solo Milano che si trasforma nel tempo ? ... le altre città no ?"

martedì 15 gennaio 2019

Il libro di Kells

Il Libro di Kells (Leabhar Cheanannais in Gaelico, Book of Kells in inglese), conosciuto anche come Grande Evangeliario di san Columba, è un manoscritto miniato, realizzato da monaci irlandesi intorno all'800 nell'ambito dell'arte insulare.Per l'eccellenza tecnica della sua realizzazione e la sua bellezza,questo esempio dell'arte irlandese è considerato da molti studiosi una delle più importanti opere d'arte dell'epoca.Contiene il testo dei quattro Vangeli in latino, accompagnato da note introduttive ed esplicative, il tutto corredato da numerose illustrazioni e miniature riccamente colorate.Attualmente è in mostra permanente alla biblioteca del Trinity College di Dublino, dove porta la segnatura MS 58.

domenica 13 gennaio 2019

Maldicenza di ieri e di oggi di G. Pecori

Guida all'epitaffio burlesco. "E' bugiardo come un epitaffio", si dice di chi mente senza pudore.Cosi' lo spirito popolare denuncia e mette in ridicolo la regola dell'encomio funebre.

"Go léto tante epigrafi,go cercà da per tuto,no go mai visto scrito:
QUI GIACE UN FARABUTO"

Ritratto di Hemingway di Lillian Ross

Una volta mi disse che voleva essere il campione del mondo: "Ma c'e' quel figlio di puttana di Tolstoj che mi sbarra la strada e quando riesco a farcela, poi c'e' Shakespeare che mi aspetta al varco", diceva."Dire che quelle cose non le ha scritte Shakespeare sarebbe come commettere un fallo. Ma chiunque le abbia scritte, è lui il miglior scrittore. Il problema maggiore è che lui è venuto prima e ha scritto tutte le cose che avrei voluto scrivere io ma che non potrò scrivere mai e poi mai perché lo ha già fatto lui". Si chiedeva:"Come diavolo fai, quando l'hanno scritto prima loro ?"

Due giornate a New York "insieme" ad Hemingway e famiglia.

venerdì 11 gennaio 2019

L'amante di Marguerite Duras

"Un giorno, ero già avanti negli anni, in una hall mi è venuto incontro un uomo. Si è presentato e mi ha detto: La conosco da sempre. Tutti dicono che da giovane lei era bella, io sono venuto a dirle che la trovo più bella ora, preferisco il suo volto devastato a quello che aveva da giovane.

Penso spesso a un'immagine che solo io vedo ancora e di cui non ho mai parlato. E' sempre lì, fasciata di silenzio, e mi meraviglia. La prediligo fra tutte, in lei mi riconosco, m'incanto.Presto fu tardi nella mia vita. A diciott'anni era già troppo tardi. Tra i diciotto e i venticinque anni il mio viso ha deviato in maniera imprevista. Sono invecchiata a diciott'anni. Non so se succeda a tutti, non l'ho mai chiesto. Mi sembra di aver sentito dire che qualche volta un'accelerazione del tempo può investirci quando attraversiamo l'età giovane, la più esaltata della vita. E' stato un invecchiamento brutale. L'ho visto impossessarsi dei miei lineamenti a uno a uno, alterare il rapporto che c'era tra di loro, render gli occhi più grandi, lo sguardo più triste, la bocca più netta, incidere sulla fronte fenditure profonde. Invece di esserne spaventata, ho assistito a quest'invecchiamento con lo stesso interesse che avrei potuto prestare allo svolgersi di una lettura. E poi sapevo di non sbagliarmi: un giorno avrebbe rallentato la corsa e avrebbe preso un ritmo normale. Chi mi aveva conosciuto a diciasette anni, all'epoca del mio viaggio in Francia, è rimasto impressionato quando mi ha rivista, due anni dopo, diciannovenne. Quel nuovo viso si è mantenuto così, è diventato il mio viso. Certo, è invechiato ancora, ma relativamente meno di quel che avrebbe dovuto. E' un viso lacerato da rughe nette e profonde, con la pelle screpolata. Non ha ceduto come certi volti dai lineamenti minuti, ha mantenuto gli stessi contorni, ma la materia di cui è fatto è andata distrutta. Ho un viso distrutto."

Incipit del romanzo.

Nota per me : lo stile di scrittura non mi convince molto . L'Io narrante, stranamente, risulta più incisivo ed evocativo nella trasposizione cinematografica di Jean-Jacques Annaud

mercoledì 9 gennaio 2019

Il colpo di grazia di Marguerite Yourcenar

"Chi pretenda di ricordare tutta una conversazione parola per parola, mi è sempre sembrato un bugiardo o un mitomane.A me non restano mai che frammenti, un testo pieno di lacune,simile a un documento corroso dai tarli. Le mie stesse parole io non le capisco più, nemmeno nell'istante in cui le pronuncio. Quanto a quelle del mio interlocutore, esse mi sfuggono, e io non ricordo che il movimento di una bocca a portata delle mie labbra. Tutto il resto non è che una arbitraria e falsa ricostruzione, ed è cosi' per tutte le frasi che cerco qui di richiamarmi alla memoria. Se mi ricordo press'a poco tutte le povere banalità scambiate fra di noi quella notte, è senza dubbio perchè furono le ultime dolcezze che Sofia mi abbia detto in vita sua."

Magnifica scrittura (almeno la traduzione). L'ambiguità dei tre personaggi lascia al lettore mille interpretazione sul perchè di alcuni comportamenti.La tragedia finale comunque aleggia per tutto il testo.Come è possibile che sia potuto accadere?

N.B. : memo espressione "ruscellante di sudore"

martedì 8 gennaio 2019

Canto di Natale di Charles Dickens

"Non amare Dickens è un peccato mortale: chi non lo ama non ama nemmeno il romanzo".

Pietro Citati.

.. forse un po' estremo ma probabile.

domenica 6 gennaio 2019

La sovrana lettrice di Alan Bennett

Può la "lettura" renderci più "umani" ?
Il lettore è solo uno "spettatore" del pensiero altrui ?
Leggere, isola il lettore dal "mondo reale" oppure è il "mondo reale" ad allontanare e a diffidare del lettore ?
La lettura  è "non agire" ?