domenica 25 settembre 2011

Storie Naturali di Jules Renard

Un gatto a cui non piacciono i topi è davvero anomalo; un cavallo che per la commozione "scoreggia" sembra quantomeno irriverente; un maiale che viene apostrofato con l'insulto "Sporco maiale!" è considerato vittima di una calunnia; una capra che legge gli annunci ufficiali affissi al muro del municipio dimostra, come minimo,una rara sensibilità per le questioni pubbliche; e del riccio , che cosa dire? "puliteci il vostro..." risponde l'autore. E' davvero insolita la compagnia di animali che popola questo libro-fattoria di Jules Renard pubblicato nel 1896. Ci sono proprio tutti , dalla gallina al cigno, dal cane all'asino, dalla lucertola al serpente, e non mancano le farfalle, gli scoiattoli, i pipistrelli e i pappagalli. Di ciascuno il "cacciatore d'immagini" Renard traccia un profilo alquanto singolare e divertente, e concede loro la facoltà della parola che li rende simili all'uomo, spesso e volentieri nei suoi aspetti più buffi. Disse l'autore a proposito del suo libro:" Buffon ha descritto gli animali per far piacere agli uomini. Io vorrei essere gradito piuttosto agli animali; vorrei, se essi potessero leggere le mie piccole "Storie naturali", che ciò che ho scritto li facesse un poco sorridere". [ dalla quarta di copertina].


"Questa goccia di luna nell'erba" ( La lucciola)

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