sabato 18 giugno 2011

Gente in Aspromonte di Corrado Alvaro

"Io mi domando se vale la pena di girare tanto, quando poi quello che vediamo è sempre la stessa cosa, quello che vedemmo nell'infanzia. Io ho veduto come è fatto l'elefante; eppure quello che mi ricordo sempre sono le lucertole al sole d'estate, quando si incantano su una pietra che brucia, e qui sotto la bocca,sul collo biancastro, batte loro qualche cosa come una vena. Io ho traversato il mare e ho vedute tante cose; eppure mi ricordo precisamente soltanto l'orto che facevamo da ragazzi, presso il ruscello, e l'ombra che una piantina di cece appena nata faceva quando vi batteva il sole. Mai cipresso ha fatta tanto ombra come quella, nel mio ricordo."


"Quando sono lontano da un luogo, so che cosa vi avrei potuto fare; quando ci sto, non so più, e vorrei tornare là di dove sono partito. Io certe volte penso alle persone che ho incontrato nella mia vita. C'era una ragazza che forse mi avrebbe voluto bene, ma io non sapevo che cosa dirle. Che cosa credi che fosse questa ragazza? Io non mi ricordo più se fosse piccola e vorrei tornare indietro per vederla com'era. Quando siamo soli non sappiamo mai come sono le cose, e poi domani ce ne facciamo un'idea tutta diversa. Come era la casa? lo me la ricordo grande, e quando ci vado la trovo piccola. Anche mia moglie in casa mi sembra grande quando la vedo per la strada la trovo piccola. La strada dove giocavo? Quando sono in un posto dico che me ne voglio ricordare e cerco di mettere  nella memoria come stanno le cose. Poi tutto finisce nel ricordo. Mi sembra di aver sempre sognato altre volte mi domando se sono proprio io che vivo, che ieri ero in un posto e oggi in un altro. Certe mattine, quando ho dormito poco, mi sembra di essermi lasciato a casa. Non vi succede anche a voi, intanto uno cammina, fa qualche cosa, e magari non sa è sveglio o se è morto." 

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