lunedì 2 maggio 2011

Il giro del mondo in 80 giorni di G.Verne

Riordinando la libreria mi è capitato tra le mani la mia prima lettura infantile. Avrò avuto forse 7 anni quando mia madre acquistò su mia richiesta il : "Giro del mondo in 80 giorni" presso l' UPIM di piazza Loreto a Milano. Non ricordo se lo lessi subito o se aspettai qualche tempo prima di iniziare questa "impegnativa" lettura. Fino ad allora , mi ero interessato solo ai  testi con tante immagini colorate. Quel primo "vero" libro anche se al primo sguardo mi incuriosì, allo stesso tempo mi intimoriva con quell'immenso fiume di parole che conteneva.Ricordo che lo lessi con grande piacere. Mi domandavo continuamente se Fogg con l'aiuto del suo fedele servitore Passepartout avrebbe vinto la scommessa. Devo dire che ci rimasi male quando arrivò all'81° giorno!... ma mi ripresi subito quando Verne "mi spiegò" che in realtà la scommessa era vinta in quanto :"Fogg, senza immaginarselo, aveva guadagnato un giorno sul suo specchietto di marcia unicamente per la ragione che aveva fatto il giro del del mondo andando verso est; ne avrebbe perduto uno se avesse camminato in senso opposto, andando cioè verso ovest.". Devo dire la verità , questa dimostrazione che mi parlava di longitudine, latitudine,gradi, circonferenza terrestre,in quel momento, l'accettai più come "atto di fede". A me interessava solo che il mio eroe avesse vinto la scommessa.

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