giovedì 19 maggio 2011

Apologia di un matematico di G. Hardy

La “vera” matematica dei “veri” matematici, quella di Fermat, di Eulero, di Gauss, di Abel e di Riemann, è quasi totalmente “inutile” (e questo vale sia per la matematica “applicata” sia per la matematica “pura”). Non è possibile giustificare la vita di nessun vero matematico professionista sulla base dell’”utilità” del suo lavoro .... una frase molto "severa" se a dirla è proprio un matematico del calibro di Godfrey Hardy  mentore del forse più geniale Srinivasa Ramanujan.
Naturalmente, la frase va contestualizzata all'intero testo che ad oggi rimane una lettura "obbligata" per chi ama le scienze matematiche.Durante la stesura del post ho scoperto che su Wikipedia c'e' una bella scheda sul saggio del matematico inglese. Chiara ed esaustiva, mi ha aiutato a fare luce su alcuni argomenti  che non avevo ben compreso leggendo il testo di Hardy.

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