giovedì 14 aprile 2011

Una granita di caffè con panna di Alessandra Lavagnino

Durante la lettura ci sia aspetta sempre che il romanzo "prenda il volo" ma fino alla fine rimane "basso". Solo nei momenti di dialogo in dialetto siciliano e nelle brevi disquisizioni di Entomologia si "intravede un pò di luce". A parte questa considerazione che, probabilmente lascia il tempo che trova , arriviamo al dunque. Ci troviamo in una Sicilia rassegnata da secoli di silenzio in cui una donna che, in seguito ad un trauma ha perduto ogni inibizione di fronte alla verità, comincia a parlare. Dice la verità su tutto Agata e l'effetto delle sue parole è devastante. Isolata da tutti vede aumentare la distanza tra sé e gli altri: perde il posto di lavoro, che scopre di aver ottenuto grazie alla raccomandazione di uno zio. Gli affari del marito vanno male ed inoltre  duemila piante di limone del padre vengono distrutte per il "troppo parlare" della figlia.

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