Solo per rispetto al premio Nobel per la letteratura anno 1947 mi limiterò ad un anonimo :"No comment". I sei brevi scritti raccolti in questo volume sono troppo lontani dalla mia sensibilità , se ne ho una . Forse , Paul Claudel esagerava quando , parlando a Gide del suo "figliol prodigo", scriveva : " Delle vostre opere è quella che fa più luce sulla vostra anima e sul vostro pensiero, e che piacere poter gustare quel nobile stile così piano e omogeneo, che si dispiega da un capo all'altro del racconto !".... ribadisco il mio :"No comment!!"
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