Mi convinco sempre di più che si impari di più da un fallimento piuttosto che da una vittoria.. da un dolore piuttosto che da una gioia... da una assenza piuttosto che da una presenza. Certo, sembra una visione un pò drastica, l'ammetto !... d'altra parte ognuno di noi giunge alle proprie particolari visioni come diretta conseguenza della propria unicità e delle proprie esperienze. Marianna Ucria diverrà una nobile donna fuori dal coro proprio per una sua "mancanza" fisica... la voce e l'udito. Nel silenzio della propria mente e , tra una gravidanza e l'altra, tra una una rinuncia e l'altra imparerà la vita. La sofferenza come maestra... alias : " se non mi uccide mi rafforza".
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