giovedì 27 maggio 2010

Lord Jim - Conrad

Lord Jim non mi è piaciuto quando l'ho letto. Ero tentato di abbandonare la lettura. Quando ad un tratto mi sono imbattuto in queste parole .... "Riassumeva in sé tutti gli ascendenti della sua razza: uomini e donne tutt'altro che intelligenti o pittoreschi, ma ben piantati su una fede solida e sull'istinto del coraggio. Non alludo al coraggio militare o a quello civile, né a qualunque altro genere particolare di coraggio. Intendo soltanto la capacita innata di guardare in faccia le tentazioni; un tenersi pronti, sa Dio con quanto scarso intervento del cervello ma senza pose; una forza di resistenza, capite: sgraziata, sia pure, ma impagabile; un irrigidirsi istintivo e benedetto di fronte a tutti i terrori, esterni ed interni; di fronte alla potenza della natura e alla seducente corruzione degli uomini: sostenuto, tutto questo, da una fede invulnerabile nella forza dei fatti, nel contagio dell'esempio nella sollecitazione delle idee. Al diavolo le idee! Sono delle vagabonde, delle zingare che bussano alla porta di servizio della nostra mente, e ognuna di esse vi ruba un po' della vostra sostanza, ognuna di esse si porta via qualche briciola di quel vostro credere in poche e semplici nozioni, che è un punto a cui bisogna tenersi ben aggrappati se si vuol vivere con decenza e morire con serenità."....
Poche parole che valgono l'intero testo !... Da allora ho dato una possibilità di "redenzione" a tutti i libri che ho letto.

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