mercoledì 21 agosto 2013

Peccato che sia una puttana di J.Ford

Nei suoi drammi Ford mette in scena la tragedia del corpo che culmina in una morte agognata al pari dell'estremo piacere sessuale. Giovanni, il protagonista di "Peccato che sia una puttana", seguace della filosofia neoplatonica dell'Uno, nella sua estenuante ricerca della bellezza assoluta si volge a un contesto che non ha nulla di sovrumano: il corpo fremente di Annabella, sua sorella. Si compie così il loro destino incestuoso. Giovanni è implacabile nel suo furore eroico: di fronte al pentimento della sorella, che gli si nega, la uccide e viola il suo corpo estirpandone il cuore. Quel cuore che è anche la tomba del suo cuore. Anche Giovanni soccomberà alla morte, non per punizione divina, bensì per opera del suo stesso destino.Nel 1971,G. Patroni Griffi si e' ispirato all'opera di Ford per il suo film  "Addio, fratello crudele".

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