Secondo la mia personale classificazione dei gialli, i libri di Rex Stout sono da "guardare" e non da leggere. Sicuramente sullo schermo , piccolo o grande che sia, le vicende dell'investigatore montenegrino hanno una maggiore "resa emozionale" rispetto alla carta stampata.Non c'e' bisogno neanche di fare una sceneggiatura... è già lì, scritta dall'autore stesso. Questo mio giudizio, certamente, è influenzato dall'aver visto l'indimenticabile Tino Buazzelli nei panni di Nero Wolfe in una mini serie televisiva della RAI.Comunque, a parte questa considerazione, Rex Stout riesce a coniugare il giallo deduttivo con il giallo d'azione incarnati rispettivamente da Nero Wolfe e dal suo assistente Archie Goodwin.Il primo pensa mentre l'altro agisce e contemporaneamente è l'io narrante delle vicende.D'altronde, con i suoi 150 Kg di stazza come potrebbe "agire" il nostro amante della buona cucina e delle orchidee rare ?
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