Il saggio "Alla ricerca delle coccole perdute" di Giulio Cesare Giacobbe presenta una teoria psicologica evolutiva secondo cui l'infelicità e le nevrosi diffuse nelle società industrializzate derivano da un'incompleta maturazione psicologica. L'autore postula la coesistenza in ogni individuo di tre personalità naturali fondamentali: il Bambino, l'Adulto e il Genitore. Una crescita sana prevede un'evoluzione sequenziale attraverso queste tre fasi, dalla dipendenza del Bambino, all'autosufficienza dell'Adulto, fino alla dedizione del Genitore.
Tuttavia, le società ricche e iperprotettive inibiscono questo processo, facendo sì che molti individui rimangano psicologicamente "bambini" anche in età adulta. Questa condizione di "nevrosi infantile" è la radice di paure, ansia, panico e depressione, manifestandosi come una costante e inesauribile ricerca di sicurezza e affetto ("coccole"). Il saggio analizza in dettaglio le caratteristiche, i processi di strutturazione e le patologie associate a ciascuna personalità. Vengono esaminate le dinamiche di coppia, illustrando come la salute di una relazione dipenda dalla capacità dei partner di impersonare flessibilmente tutti e tre i ruoli, mentre le coppie "nevrotiche" (es. Bambino-Bambino, Bambino-Adulto) sono destinate al conflitto e all'infelicità. Infine, viene introdotta una quarta personalità, il Buddha, che rappresenta l'apice dell'evoluzione umana: uno stato di consapevolezza e serenità che trascende le altre tre e permette di dominare le emozioni negative, raggiungendo la vera saggezza.


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