America è il primo romanzo incompiuto di Franz Kafka, scritto tra il 1911 e il 1914, e pubblicato postumo in Germania nel 1927. In origine concepito come un racconto autonomo, intitolato Il fochista, che costituisce il primo capitolo, dal quale il resto del romanzo prende le mosse, narra la storia delle quanto mai bizzarre peregrinazioni di un emigrante europeo di sedici anni nel Nuovo Mondo; il romanzo incorpora molti dettagli delle esperienze dei parenti di Kafka che emigrarono negli Stati Uniti.
Il titolo previsto dell'opera avrebbe dovuto essere Il disperso (Der Verschollene) ma Max Brod, l'amico ed esecutore testamentario di Kafka che ne curò la pubblicazione assemblando il testo dopo la morte di Kafka nel 1924, lo cambiò in America, ancor oggi comunemente usato.
Dietro la vicenda di Karl Rossmann - un sedicenne mandato dai genitori in America perché dimentichi la donna di bassa estrazione sociale che ha messo incinta - il romanzo nasconde i temi centrali della problematica kafkiana: la metamorfosi come distacco, la colpa senza colpa, l'esperienza frustrante dei rapporti interpersonali assoggettati all'arbitrio e alla prevaricazione dei potenti e sempre sfuggenti nelle loro ambigue motivazioni. Ma è l'assenza di angoscia e di solitudine che colpisce: il romanzo è come una parentesi tra le "allucinazioni" delle altre opere di Kafka, e lascia intravedere una sorta di utopia in cui ognuno potrà finalmente, attraverso un lavoro divenuto gioco, realizzare se stesso.
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