martedì 11 giugno 2024

Primo Levi

 

«Ogni tempo ha il suo fascismo: se ne notano i segni premonitori dovunque la concentrazione di potere nega al cittadino la possibilità e la capacità di esprimere ed attuare la sua volontà. A questo si arriva in molti modi, non necessariamente col terrore dell’intimidazione poliziesca, ma anche negando o distorcendo l’informazione, inquinando la giustizia, paralizzando la scuola, diffondendo in molti modi sottili la nostalgia per un mondo in cui regnava sovrano l’ordine, ed in cui la sicurezza dei pochi privilegiati riposava sul lavoro forzato e sul silenzio forzato dei molti.»

martedì 4 giugno 2024

Il sottotenente Gustl di Arthur Schnitzler

 



Forse, il  primo "flusso di coscienza" nella letteratura austriaca

Una piccola gemma

sabato 1 giugno 2024

Guadagnucci

 







A 40 anni in ricordo di GianGiacomo Feltrinelli di AA.VV.

 



“Giangiacomo è stato un vero homo novus, come ebbe a dire il grande editore Kurt Wolff. È stato un editore geniale, pluralista, per niente dogmatico… Era un uomo cosmopolita e senza etichette. Cercava i libri ‘necessari’ ed era convinto che bisognasse coltivare i vari livelli della cultura: dai saggi sperimentali da mille copie, alla letteratura di grande qualità, a quella di consumo, purché intelligente… Lui era un imprenditore moderno della cultura, non solo un editore. Era un uomo che non si accontentava di fare una cosa, voleva farne tante… Era un uomo profondamente di sinistra, nel senso migliore del termine. E c’era in lui una certa pazzia, un desiderio di fare l’impossibile che, certo, lo portò anche a sbagliare e a perdersi… Voleva cambiare il mondo ma il suo non era un romanticismo kitsch. Se mai era un romanticismo alla tedesca, che contiene sempre un elemento di tragicità…”