Piccola e snella introduzione al profeta della “Società Aperta” e al nemico della televisione "fatta male". Sicuramente il manuale di Motterlini non vuole essere un approfondimento del pensiero di Karl Popper ma solo un assaggio del pensiero del filosofo austriaco. Personalmente ho trovato interessanti le argomentazioni sulla funzione della televisione come "soggetto informativo e/o educativo". Al riguardo ho pescato nella rete di Youtube un'intervista fatta da Maria Teresa de Vito nel 1993 a Popper proprio su questo argomento. Al momento dell'intervista il filosofo ha novantuno anni e lancia un appello a tutti perché ci si interroghi sui reali pericoli causati alle giovani generazioni dalla televisione imbecille.
mercoledì 17 ottobre 2012
sabato 13 ottobre 2012
Parole rumore e giorni di Fabrizio Moro
siamo ancora in tempo per ricominciare a ridere
siamo ancora in tempo per scrollarsi tutto e vivere
prenditi le scarpe e non gridare
per convincerti da solo che le cose vanno bene
il dolore sai è normale se le storie poi finiscono
maledette le ambizioni quando non si concretizzano
ma fra prendere e lasciare non si deve mai aspettare
perchè il tempo che perdiamo non ce lo ridà nessuno
...parole, rumori e giorni
attese speranze e sogni
lontani..vicini...chi lo sa..
chi lo sa...
rispondi alle domande, non cercare di scappare
per non essere costretto a rincorrerti più in là
quando avrai i tuoi 40 anni e le risposte ancora vaghe
ed il dubbio che magari era meglio avere un figlio
e sposarti quella donna che non hai tenuto stretta
perchè avevi più capelli e più coraggio da investire
siamo fatti per sbagliare, e poi tornare indietro
e desiderare sempre quello che sta dietro al vetro
ma prenditi le scarpe e riprendi la tua rabbia
e continua a cercare il tuo ago nella sabbia...
...parole, rumori e giorni
attese speranze e sogni
lontani..vicini...chi lo sa..
chi lo sa...
...parole, rumori e giorni
attese speranze e sogni
lontani..vicini...chi lo sa..
chi lo sa...
lunedì 1 ottobre 2012
Scacco alla regina di Robert Lohr
Vienna, 1 770. Al cospetto dell'Imperatrice d'Austria e Ungheria, e di tutta la Sua corte, Wolfgang von Kempelen, nobile giurista e inventore ungherese, si appresta a presentare la più prodigiosa creatura che il genio umano abbia concepito: una macchina capace di pensare e di giocare a scacchi. In realtà, dietro quella mirabile invenzione si cela un inganno, la truffa più clamorosa che un suddito abbia mai ordito nei confronti di un sovrano: all'interno dell'automa, abbigliato con preziosissimi abiti di seta, profumato delle essenze più rare provenienti dall'Oriente, si cela un nano veneziano, imbattibile nel gioco degli scacchi, che Kempelen ha sottratto dal buio dei Piombi di Venezia: Tibor Scardanelli. L'esibizione dell'automa sbalordisce l'intera corte e procura un'infinità di elogi al suo creatore. Ma sortisce anche un altro effetto, non voluto e non previsto: suscita invidie, rancori, sospetti, che mettono in pericolo le vite di Wolfgang von Kempelen e Tibor Scardanelli.