Poema in 24 canti in ottave.
Il fanciullo Amore ,punito dalla madre Venere per vendicarsi la fa innamorare del bellissimo Adone, che visita con la dea il palazzo d'Amore. La drescrizione di tale palazzo, inframmezzata dal racconto di varie favole ( Amore e Psiche,Eco e Narciso, Ganimede, Ila), l'elenco delle delizie del Giardino del piacere, l'unine dei due amanti, un excursus autobiografico sono l'argomento di molti canti successivi.Stravaganti avventure,provocate dalla gelosia di Marte e dalla aga Falsirena, separano i due amanti. Venere fa eleggere adone ritrovato re di Cipro.Ma, mentre la dea è a Citera, il geloso AMrte fa uccidere Adone da un cinghiale; Venere celebra per l'amante esequie fastose, mutandone poi il cuore in un fiore.
Il poema è più lungo della letteratura italiana (5.124 ottave per un totale di 40.992 versi, poco più dell'Orlando furioso e circa tre volte la Divina Commedia e la Gerusalemme liberata).Dedicato a Luigi XIII di Francia, è composto da venti canti e preceduto da una lettera indirizzata alla regina Maria de' Medici (madre e reggente di Luigi all'epoca della sua minore età) perché interceda presso il giovane re; la lettera è preceduta a sua volta da una prefazione del critico francese Jean Chapelain in cui il poema viene giustificato come poème de la paix (poema della pace), epico ma non eroico.Ogni canto è preceduto da Argomenti in prosa, composti da Fortuniano Sanvitale, e da Allegorie, attribuite a don Lorenzo Scoto, che dovrebbero spiegare il significato morale del testo (il cui insegnamento, come detto nel proemio, è smoderato piacer termina in doglia). Ogni singolo canto è fornito di un titolo e di un proemio di sei ottave, mentre il proemio del primo canto è di dodici ottave.
Marino è considerato il fondatore della poesia barocca, nonché il suo massimo esponente italiano. La sua influenza sulla letteratura italiana ed europea del Seicento fu immensa. L'opera del Marino è all'origine di una concezione poetica (marinismo) che andò presto affermandosi in tutti i maggiori paesi del continente, sfociando in correnti letterarie quali il preziosismo in Francia, l'eufuismo in Inghilterra e il culteranismo in Spagna. La straordinaria importanza dell'opera mariniana e l'enorme successo di cui Marino poté godere fra i suoi contemporanei sono ben illustrati dal celebre giudizio di Francesco de Sanctis: «Il re del secolo, il gran maestro della parola, fu il cavalier Marino, onorato, festeggiato, pensionato, tenuto principe de' poeti antichi e moderni, e non da plebe, ma da' più chiari uomini di quel tempo […]. Marino fu l'ingegno del secolo, il secolo stesso nella maggior forza e chiarezza della sua espressione»