lunedì 6 novembre 2017

Nati per i Beatles. La storia dietro ogni canzone di Guido Michelone

Dalla A alla Z, da "A day in the life" a "You're got to hide your love away", passando per "Michelle", "Yesterday", "Love me do", "Let it be", "Penny Lane", "Sgt. Pepper", tutte le canzoni dei Beatles raccontate, svelate, analizzate come in un moderno dizionario musicale. Tutte le 216 canzoni ufficiali, in ordine alfabetico, che confermano l'assoluta grandezza di Lennon, McCartney, Harrison, Starr, il magico quartetto di Liverpool, la prima vera rock band della storia, capace come nessun'altra di elevare la pop music a opera d'arte di valore assoluto. A commentare le canzoni, le voci degli stessi protagonisti in un puzzle in cui John, Paul, George, Ringo evocano le fonti ispiratrici, gli attimi indimenticabili, le atmosfere magiche, nel turbinio degli anni Sessanta, tra r'n'r, beat, psichedelia, revival, orientalismo, love&peace. "Nati per i Beatles" ci mostra il vero volto dei Beatles, "sempre molto sinceri, lucidi, autentici, persino candidi verso il pubblico e verso se stessi, nell'attribuire la paternità di testi e musiche, nel giudicare forme e contenuti, nello svelare antefatti o peculiarità attraverso cui fuoriescono queste 216 canzoni". (Laszlo Kovacs).

mercoledì 1 novembre 2017

Il sosia di Fedor Dostoevskij

Il mite e umile consigliere Jakòv Petrovic' Goljadkin non è quello che sembra: vive in lui un doppio, un "sosia". Il suo io non è un tutto compatto e unico, bensì un mobile e disintegrabile complesso di impulsi che possono scindersi in altri io, tra loro in alternanza e in conflitto. Il suo sosia non è semplicemente una persona tanto somigliante a lui da poter essere per lui scambiata, ma, come dice la parola russa dvojnik, è la proiezione di un io in un altro io autonomo rispetto al primo. Esistono nel romanzo due Goljadkin che si completano in quanto totalmente opposti: uno timido e sottomesso, l'altro furbo e arrivista