martedì 30 dicembre 2014

EUREKA di Edgar Allan Poe

"Infinito".

Questa, come le parole "Dio", "spirito", e alcune altre di cui esistono equivalenti in quasi tutte le lingue, non è affatto l'espressione di un'idea, ma dello sforzo di arrivarci. Essa rappresenta lo sforzo possibile di arrivare a una concezione impossibile. L'Uomo aveva bisogno di un termine mediante il quale segnalare la DIREZIONE di questo sforzo, la fitta nebbia dietro la quale sta, per sempre invisibile, l'OGGETTO di questo sforzo. Si aveva bisogno di una parola, insomma, per mezzo della quale un essere umano potesse mettersi in relazione diretta con un altro essere umano e con una certa tendenza dell'intelletto umano. Da questo bisogno ha origine la parola "Infinito", che rappresenta quindi null'altro se non il PENSIERO DI UN PENSIERO.

mercoledì 17 dicembre 2014