lunedì 31 marzo 2014

Un passato scomodo di Nicola Tranfaglia

In poco più di duecento pagine l'autore traccia una rassegna chiara e limpida di quel che i maggiori storici italiani e stranieri hanno scritto in sessant'anni sul fenomeno fascista, mettendo in luce la difficoltà, ancora perdurante, di riconoscere la centralità della dittatura mussoliniana nella storia d'Italia e le forti responsabilità delle classi dirigenti nazionali nell'avvento del fascismo come nel suo superamento dopo il 1945. L'esame di coscienza degli italiani è stato in questi anni mutilo e parziale. Si può dire, anzi, che negli ultimi vent'anni un insidioso revisionismo appoggiato dalla destra ha messo in discussione i precedenti risultati e ha portato, con la complicità dei maggiori mezzi di comunicazione (soprattutto la televisione pubblica e privata) a diffondere una visione edulcorata e non rispondente al vero del ventennio nero. Tranfaglia, con riferimenti precisi, conduce il lettore a rileggere con serenità quel che è veramente accaduto in quegli anni e a confutare le critiche di un revisionismo spesso fondato più su elucubrazioni postume e chiacchiere giornalistiche che su ricerche degne di questo nome.