mercoledì 25 gennaio 2012

Il cielo in una stanza di Gino Paoli


Quando sei qui con me
 questa stanza non ha più pareti
 ma alberi,
 alberi infiniti
 quando sei qui vicino a me
 questo soffitto viola
 no, non esiste più.
 Io vedo il cielo sopra noi
 che restiamo qui
 abbandonati
 come se non ci fosse più
 niente, più niente al mondo.
 Suona un'armonica
 mi sembra un organo
 che vibra per te e per me
 su nell'immensità del cielo.
 Per te, per me:
 nel cielo.

martedì 24 gennaio 2012

L'albergo rosso di Honoré de Balzac

"L'onest'uomo di cui vi ho già parlato,quella specie di puritano simile al padre di Jenny Deans, che fino allora non aveva detto una parola, alzo' le spalle e mi disse:- Imbecille, perchè gli hai domandato se era di Beauvais?".
Un omicida impunito vive e si muove in una socità dove nessuno giunge a sospettarlo e dove, anche per colui che alla fine riesce a penetrare il terribile segreto, meglio sarebbe stato non aver scoperto nulla.

lunedì 23 gennaio 2012

Pensa di Fabrizio Moro


Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine 
Appunti di una vita dal valore inestimabile 
Insostituibili perché hanno denunciato 
il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato 
Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra 
di faide e di famiglie sparse come tante biglie 
su un isola di sangue che fra tante meraviglie 
fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie 
di una generazione costretta a non guardare 
a parlare a bassa voce a spegnere la luce 
a commentare in pace ogni pallottola nell'aria 
ogni cadavere in un fosso 
Ci sono stati uomini che passo dopo passo 
hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno 
con dedizione contro un'istituzione organizzata 
cosa nostra... cosa vostra... cos'è vostro? 
è nostra... la libertà di dire 
che gli occhi sono fatti per guardare 
La bocca per parlare le orecchie ascoltano... 
Non solo musica non solo musica 
La testa si gira e aggiusta la mira ragiona 
A volte condanna a volte perdona 
Semplicemente 
Pensa prima di sparare 
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare 
Pensa che puoi decidere tu 
Resta un attimo soltanto un attimo di più 
Con la testa fra le mani 
Ci sono stati uomini che sono morti giovani 
Ma consapevoli che le loro idee 
Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole 
Intatte e reali come piccoli miracoli 
Idee di uguaglianza idee di educazione 
Contro ogni uomo che eserciti oppressione 
Contro ogni suo simile contro chi è più debole 
Contro chi sotterra la coscienza nel cemento 
Pensa prima di sparare 
Pensa prima di dire e di giudicare prova a pensare 
Pensa che puoi decidere tu 
Resta un attimo soltanto un attimo di più 
Con la testa fra le mani 
Ci sono stati uomini che hanno continuato 
Nonostante intorno fosse [tutto bruciato 
Perché in fondo questa vita non ha significato 
Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato 
Gli uomini passano e passa una canzone 
Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione 
Che la giustizia no... non è solo un'illusione 
Pensa prima di sparare 
Pensa prima dì dire e di giudicare prova a pensare 
Pensa che puoi decidere tu 
Resta un attimo soltanto un attimo di più 
Con la testa fra le mani 
Pensa. 



martedì 17 gennaio 2012

Sangue mio di Davide Ferrario

Mancano pochi giorni alla fine della pena per rapina a mano armata e omicidio, quando Ulisse Bernardini riceve una lettera; è di sua figlia Gretel, una ragazza di vent’anni che non ha mai conosciuto e che ora gli chiede di poterlo andare a trovare in carcere. Ulisse è stato un bandito, un rapinatore di banche, affascinante, intelligente, amante della bella vita, ma adesso non vede alcun futuro davanti a sé. Padre e figlia si incontrano. C’è dell’imbarazzo. C’è dell’emozione. Lei rompe il ghiaccio e invita il padre a un viaggio verso Sud. A bordo di una Panda, lungo le strade che tagliano l’Italia in verticale, i due imparano faticosamente a conoscersi finché Gretel mette Ulisse davanti a un dilemma atroce.[Dalla quarta di copertina]

mercoledì 11 gennaio 2012

L'inno del corpo sciolto di R. Benigni


E' questo è l'inno-o 
del corpo sciolto 
lo può cantare solo chi caca di molto 
se vi stupite 
la reazione è strana 
perché cacare soprattutto è cosa umana. 

Noi ci si svegliamo e dalla mattina 
il corpo sogna sulla latrina 
le membra posano 
in mezzo all'orto 
è questo l'inno, l'inno sì del corpo sciolto. 

C'han detto vili 
brutti e schifosi 
ma son soltanto degli stitici gelosi 
ma il corpo è lieto 
lo sguardo è puro 
noi siamo quelli che han cacato di sicuro. 

Pulirsi il culo dà gioie infinite 
con foglie di zucca di bietola o di vite 
quindi cacate 
perch'è dimostrato 
ci si pulisce il culo dopo aver cacato. 

Evviva i cessi 
sian benedetti 
evviva i bagni, le toilettes e gabinetti 
evviva i campi 
da concimare 
viva la merda 
e chi ha voglia di cacare. 

Il bello nostro è che ci si incazza parecchio 
e ci si calma solo dopo averne fatta un secchio 
la vogl'arreggere 
per una stagione 
e colla merda poi far la rivoluzione ! 

Pieni di merda andremo a lavorare 
e tutt'a un tratto si fa quello che ci pare 
e a chi ci dice, dice 
te fa' questo o quello 
noi gli cachiam addosso e lo riempiam fino al cervello 

Non sono mai stato cosi' giocondo. 
Viva la merda che ricopre tutto il mondo: 
e' un mondo libero, un mondo squacchera, 
perche' spillacchera di qua e di la'. 
Cacone, merdone, stronzone, puzzone: 
la merda che mi scappa si sparga su di te.