domenica 25 settembre 2011

Storie Naturali di Jules Renard

Un gatto a cui non piacciono i topi è davvero anomalo; un cavallo che per la commozione "scoreggia" sembra quantomeno irriverente; un maiale che viene apostrofato con l'insulto "Sporco maiale!" è considerato vittima di una calunnia; una capra che legge gli annunci ufficiali affissi al muro del municipio dimostra, come minimo,una rara sensibilità per le questioni pubbliche; e del riccio , che cosa dire? "puliteci il vostro..." risponde l'autore. E' davvero insolita la compagnia di animali che popola questo libro-fattoria di Jules Renard pubblicato nel 1896. Ci sono proprio tutti , dalla gallina al cigno, dal cane all'asino, dalla lucertola al serpente, e non mancano le farfalle, gli scoiattoli, i pipistrelli e i pappagalli. Di ciascuno il "cacciatore d'immagini" Renard traccia un profilo alquanto singolare e divertente, e concede loro la facoltà della parola che li rende simili all'uomo, spesso e volentieri nei suoi aspetti più buffi. Disse l'autore a proposito del suo libro:" Buffon ha descritto gli animali per far piacere agli uomini. Io vorrei essere gradito piuttosto agli animali; vorrei, se essi potessero leggere le mie piccole "Storie naturali", che ciò che ho scritto li facesse un poco sorridere". [ dalla quarta di copertina].


"Questa goccia di luna nell'erba" ( La lucciola)

giovedì 15 settembre 2011

Subway-Letteratura 2011


Il premio Subway-Letteratura ,l’iniziativa rigorosamente no-profit, ideata e curata da Davide Franzini e Oliviero Ponte di Pino, ha per obiettivo la produzione e la divulgazione di testi letterari di qualità, in particolare presso i giovani.La distribuzione è affidata ai juke-box letterari ( vedi foto) posizionati nei punti nevralgici delle reti di trasporti della principali città italiane (Milano, dal 2002; Roma e Napoli, dal 2004; Venezia, dal 2005; Palermo, dal 2007; Mantova, dal 2008) questi distributori offrono ai frequentatori dei mezzi pubblici libretti da sedici pagine stampati su carta(riciclata al 100% da post-consumo) in forma gratuita.Nel 2011 sono stati distribuiti 19 libretti per una tiratura complessiva di 5 milioni di copie.


Il Premio si articola in quattro sezioni:
1) Subway Under35. Ai partecipanti viene richiesto di comporre un racconto non più lungo di 18.000 battute, indicando il genere prescelto e il numero di fermate consigliate per lettura. La selezione degli autori è affidata a una giuria composta da ventidue collaboratori, tra questi scrittori, critici letterari e operatori del settore culturale.
2) Subway-Poesia. Nel 2004 Subway apre le porte al genere della lirica. A differenza delle sezioni di narrativa gli autori vengono qui invitati a comporre su un tema specifico.
3) Premio Speciale Subway Under19. Sottosezione dell’Under35 nata nel 2005 per promuovere la creatività degli scrittori adolescenti. Viene curato da una giuria tecnica che comprende docenti e ricercatori universitari presieduta da Lucia Rodler e coordinata da Andrea Chiurato.
4) Copertine al Tratto. Concorso nel concorso ideato con l’obiettivo di estendere la ricerca di talenti Under35 anche al mondo dell’illustrazione editoriale. La giuria, presieduta da Alfredo Chiappori, seleziona le migliori proposte per le copertine di Subway-Letteratura.

N.B. : sul sito dell'iniziativa  si potranno visionare e scaricare tutte le opere pubblicate dal 2002 ad oggi. Buona lettura!



mercoledì 14 settembre 2011

Quarantaquattro passi di F.C.

Cammino a passo spedito lungo il sottopassaggio della metropolitana. Rumori di passi e voci sommesse mi assediano. Un magnifico culo mi ondeggia davanti ipnotizzando  la mia attenzione e la voce dell'uomo che ogni giorno , nello stesso punto, chiede a mani imploranti un pezzo di pane mi ricorda la drammaticità dell'esistenza.Il sesso e la precarietà del vivere si materializzano quando, all'improvviso, realizzo che l'odore del sudore altrui  frammisto a effluvi di profumi di deodoranti  stanno offendono le mie narici. Vado avanti e lo sguardo di una ragazza che trascina un trolley  sembra promettere il paradiso. E’ un attimo. Precipito nuovamente a terra, trascinato dal suono della voce implorante dell’anziano uomo che chiede pane e dai commenti incomprensibili di una coppia asiatica nel sentire quella richiesta universale non necessaria di alcuna traduzione per intenderla. Ho pensato: “Che vita di merda!”. Anche lì un attimo. Un uomo mi fissa ed accenna un sorriso… almeno credo!. “Che avra’ da ridere quel tipo?” inizio a domandarmi. Non ho tempo per dare una risposta a quella domanda cosi immediata quanto generata dalle mie insicurezze che striscio con la suola della scarpa destra sul pavimento di plastica del  tunnel. Tanto basta per farmi dimenticare la domanda che mi ero posto un nano secondo prima.  Alzo lo sguardo e ed evito con un piccolo scarto verso sinistra di tamponare due ragazzi davanti a me. In così pochi passi , mille immagini ,suoni, odori e pensieri scoperchiano, e frullano la mia mente. L'improvviso e non richiesto pensiero : "Che ci faccio qui ?" mi assale con tutto il  fastidioso peso dell'assurda certezza che non c'e' alcuna risposta alla domanda . Cammino fino alla rampa delle scale. Due gradini alla volta, salgo velocemente fino ad essere abbagliato dalla luce del sole estivo che inizia ad illuminare con forte intensità la città che brullica intorno a me.          

martedì 13 settembre 2011

Le opinioni di un clown di Heinrich Böll

"I cattolici mi rendono nervoso perché sono sleali"
"E i protestanti?" domandò ridendo .
"Quelli mi fanno star male con quel loro pasticciare intorno alla coscienza"
"E gli atei?" Rideva ancora.
"Quelli mi annoiano perché parlano sempre di Dio."
"E lei che cos'e', in conclusione ?"
"Io sono un clown" risposi " attualmente molto migliore delle mie quotazioni...".
 Siamo in Germania durante gli anni 60. Hans Schnier, figlio di una ricca famiglia di industriali per vivere fa  il clown. Parlando di sè dice :"attore comico, non pago tasse per nessuna Chiesa, ho ventisette anni e uno dei miei numeri si chiama arrivo e partenza: una (quasi troppo) lunga pantomima in cui lo spettatore fino alla fine confonde arrivo e partenza”. Sta attraversando un momento difficile della propria esistenza. Ha perso il lavoro  ed una "quasi" moglie. Per una artista "monogamo" è il peggior incubo. Una serie di telefonate e di incontri si trasformeranno in occasioni per esprimere le proprie opinioni che, alimentate dal rancore, diverranno feroci accuse rivolte alla società opulenta e materialista in cui vive, un mondo che ha smarrito la propria anima, che cerca di "rifarsi una verginità morale e politica, puntualmente smascherata dalle rievocazioni del protagonista".

giovedì 1 settembre 2011

Le vite (indiscrete) di dodici Cesari di Luca Canali

Libro scritto a quattro mani. Luca Canali "rispolvera"  l'opera di Svetonio e ci ripropone un sunto delle virtu' ma soprattuto dei tanti vizi degli imperatori romani da Cesare a Domiziano. Naturalmente , ciò che Svetonio scrive deve essere preso un pò con le pinze. Alcuni "fatti" in realtà sono veri e propri "spettegolezzi" di corte. Comunque a parte queste precauzioni da prendere durante la lettura , bisogna constatare che Luca Canali , ancora una volta, si dimostra un abile divulgatore della storia romana. Di ogni divino imperatore viene data una descrizione fisica.  "Di statura normale, completamente calvo, occhi azzurri, naso a becco, in vecchiaia mani e piedi sformati dalla gotta, così che non riusciva a sopportare calzature o sfogliare e persino tenere in mano un libro." .. così viene dipinto Galba . Cosa dire poi di Tiberio che viene descritto come un uomo dai mille vizi tanto da "fare arredare una vasta camera da letto con comodi divani, e per sovreccitare i suoi sensi stanchi vi riuniva fanciulle e giovinetti pronti a prostituirsi, oltre a sudici personaggi capaci di insoliti e mostruosi accoppiamenti".. questo, sempre a detta di Svetonio & Canali.