venerdì 29 luglio 2011

Il potere e la gloria di Graham Greene

Perchè un prete é ricercato dalla polizia ? Per quale "delitto" è in fuga su un mulo  tra le montagne del Messico ?. Nei primi capitoli del libro non trovavo risposta a queste due domande. A quel punto mi sono deciso a documentarmi. Ho "scoperto" che il romanzo era stato scritto nel 1940, quando Greene aveva da poco concluso un soggiorno nel Messico, dove come cronista del Times aveva assistito e descritto le persecuzioni anticattoliche del Presidente Elias Calles , socialista radicale che instaurò una politica ferocemente anticlericale con la quale si proibiva ogni espressione religiosa in pubblico, si negavano i diritti civili e politici ai preti e si vietava l’insegnamento del catechismo e la celebrazione dei Sacramenti pena la morte. Ora, tutto mi sembrava più chiaro e la lettura è risultata più "cosapevole" e "piacevole". Tenendo conto che Greene era di religione cattolica , in questo libro "ci si domanda" quale utilità sociale abbia la religione andando a toccare nel vivo concetti "densi" quali peccato e virtù , giusto e sbagliato.Se inizialmente, il testo fu messo all'indice dalla Chiesa di Roma , oggi , il caso vuole, che sia considerato uno dei più grandi romanzi di ispirazione cattolica del '900.

giovedì 28 luglio 2011

Il porco della radura di Davide Piga

Grugnisce e stride il porco della radura,
infastidisce l'udito e disturba la natura.
Meglio vederlo legato al giogo,
frustato, per dar libero al mio sfogo..

Ecco.. finalmente un sogno si realizza,
il porco sulla brace che carbonizza.
Mela in bocca e gambo di sedano nel culo,
gioia più rara non ricordo di sicuro.

Il suino è cotto, ma profumo non se ne sente,
anche come porco Sem non vale niente.
Meglio darlo in pasto ai selvatici cani
e correre subito in bagno a lavarci le mani.

domenica 24 luglio 2011

La casa di Hope Street di Danielle Steel

Se un libro cerca una casa dove vivere perchè negargliela ?.. E se poi l'autrice è la più letta al mondo con  550 milioni di copie vendute, allora ti decidi pure a leggerlo questo libro di duecentoquarantaquattro pagine. Ho iniziato la lettura  pensando al quinto diritto del lettore di Pennac : "IL DIRITTO DI LEGGERE QUALSIASI COSA". Questo è durato fino al terzo capitolo poi ha preso il sopravvento  il secondo diritto: "IL DIRITTO DI SALTARE LE PAGINE". Non credo di essere stato troppo duro, altrimenti mi sarei aggrappato al  terzo diritto:"IL DIRITTO DI NON FINIRE UN LIBRO".Non c'e' altro da dire.


Lista dei diritti imprescrittibili del lettore di Pennac:


  1. Il diritto di non leggere
  2. Il diritto di saltare le pagine
  3. Il diritto di non finire un libro
  4. Il diritto di rileggere
  5. Il diritto di leggere qualsiasi cosa
  6. Il diritto al bovarismo
  7. Il diritto di leggere ovunque
  8. Il diritto di spizzicare
  9. Il diritto di leggere a voce alta
  10. Il diritto di tacere

venerdì 22 luglio 2011

10 giorni che fecero tremare il mondo di J. Reed

Condivido pienamente l'opinione del prof. Mario Maffi quando dice : "E' probabile che John  Reed  sarebbe divenuto un tipico eroe americano( ribelle, individualista, sradicato), se non avesse imboccato la via destinata a portarlo, attraverso quei "dieci giorni che fecero tremare il mondo", alla morte per tifo, a Mosca, nell'ottobre 1920". Sono approdato a questo libro grazie alla visione del film: "Reds" diretto e interpretato da Warren Beatty  che, tra l'altro consiglio di vedere. Se dovessi dare un giudizio sull'uomo John Reed direi che era prima di tutto un uomo intellettualmente onesto, privo di pregiudizi ed in secondo luogo un giornalista/cronista capace di cogliere i segni del suo tempo. Mentre, se dovessi descrivere questo libro utilizzerei le sue parole:"Questo libro è un brano di storia, di storia come io l'ho vissuta. Pretende solo di essere un racconto particolareggiato della Rivoluzione d'Ottobre, cioè di quelle giornate in cui i bolscevichi, alla testa degli operai e dei soldati di Russia, si impadronirono del potere dello Stato, e lo dettero ai Soviet.Nel libro si parla soprattutto di Pietrogrado, che fu il centro, il cuore stesso della insurrezione. Ma il lettore deve ben rendersi conto che tutto ciò che avvenne a Pietrogrado si ripeté, pressappoco egualmente, con una intensità più o meno grande, e ad intervalli più o meno lunghi, in tutta la Russia.In questo volume, il primo di una serie alla quale lavoro, sono obbligato a limitarmi ad una cronaca degli avvenimenti di cui sono stato testimone, ai quali ho assistito personalmente o che conosco da fonte sicura.
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Qualunque giudizio si dia del bolscevismo, è certo che la rivoluzione russa è uno dei grandi avvenimenti della storia dell'umanità e che la conquista del potere da parte dei bolscevichi è un fatto d'importanza mondiale. Come gli  storici si sforzano di ricostruire nei suoi più piccoli particolari la storia della Comune di Parigi, così essi desiderano sapere ciò che è accaduto a Pietrogrado nel novembre 1917, lo stato d'animo del popolo, la fisionomia dei suoi capi, le loro parole, i loro atti. Ho scritto questo libro pensando ad essi.Durante la lotta le mie simpatie non erano neutre. Ma tracciando la storia di quelle grandi giornate ho voluto considerare gli avvenimenti come un cronista coscienzioso che si sforza di fissare la verità." -New-York, 1° gennaio 1919-.


 

lunedì 4 luglio 2011

L'armonia del mondo di Pietro Citati

'Cosa possiamo fare per vincere il malcontento, che avvelena le nostre giornate? Se avessimo ascoltato uno di quei saggi enigmatici che, in altri tempi, confessavano gli uomini, ci avrebbe dato uno strano consiglio: "Tiratevi indietro. Non partecipate mai del tutto. Mentre una parte del vostro corpo e del vostro animo agisce, lasciate sopravvivere in voi una parte che non partecipa e non agisce, e si accontenta di guardare. Lasciate nella vostra mente una punta, un diamante , una perla, un occhio immobile, che contempla ciò che accade. Siate duri, freddi, impassibili, a costo di essere giudicati taglienti come un coltello, infidi come il serpe, ambigui come il pippistrello crepuscolare".
Gli uomini come quelli che il vecchio saggio ci avrebbe raccomandato danno sempre l'illusione di stare un passo indietro agli altri. Vivono fra noi come se non ci fossero, con l'aria di abitare in un'altra città o in un altro paese, o di essere sul punto di iniziare un lunghissimo viaggio che li condurrà non sappiamo dove. Cosa pensino, cosa sentano, cosa credano resta un mistero per tutti. No amano gli abbracci, evitano glia ggettivi, detestano l'enfasi, sono intessuti di ironia con un fantoccio è fatto di stoffa. Di cosa potrebbero essere malcontenti? Appena il loro sguardo preciso e oggettivo scende tra noi, le scontentezze, i rancori, i sogni delusi, i desideri frustrati si sciolgono come nebbia al sole. Chi li conosce, sa che essi ridono volentieri. Nella loro mente abita l'enorme forza intellettuale del riso, che riduce a nulla le vane pretese e fantasticherie, scopre la meravigliosa comicità dell'esistenza, consola gli animi afflitti, fa tornare l'equilibrio nel mondo. Quando essi la raccontano la loro vita è una farsa indegna di considerazione. Quando essi la interpretano, la storia della terra- caduta o ascesa di imperi, trionfo o vergogna di prìncipi, lotte e contese - è uno spettacolo fantasmagorico: una scena cheè già accaduta e si ripeterà ancra.; un'illusione comica, che torna indefinitivamente a generare sé stessa. Chi li conosce meglio, sa che la loro freddezza nasconde un calore incontenibile. Sotto il segno di un autocontrollo che li spoglia di ogni capriccio sentimentale, sopravviviono in loro solo le passioni che hanno la violenza del fuoco e la limpidezza dell'acqua. Alla fine, sebbene siano così pronti a schernire e a deridere, essi sono tra i pochi capaci di amare la bellezza del mondo: quella bellezza che continua a splendere nei luoghi, nei libri, nei quadri, nei cuori puri o contaminati, purchè abbiamo il coraggio di riconoscerla.'

 L'armonia del Mondo -  Il Malumore di Pietro Citati

venerdì 1 luglio 2011

Il Passato di Emily Dickinson



E' una curiosa creatura il passato
Ed a guardarlo in viso
Si può approdare all'estasi
O alla disperazione.

Se qualcuno l'incontra disarmato,
Presto, gli grido, fuggi!
Quelle sue munizioni arrugginite
Possono ancora uccidere!
 
 
The Past is such a curious Creature
To look her in the Face
A Transport may receipt us
Or a Disgrace

Unarmed if any meet her
I charge him fly
Her faded Ammunition
Might yet reply