venerdì 29 aprile 2011

Quanto penso di F.C.


Penso tanto
 tanto quanto
 pensa un Quanto.
 In quanto penso
 che un Quanto
 pensa tanto.

giovedì 28 aprile 2011

L'età giolittiana di Gabriele D'Autilia

Ancora la storia fotografica della società italiana. Ora tocca al periodo giolittiano ( 1900-1915). Negli anni che precedono la prima guerra mondiale l'Italia vive una stagione di cambiamenti profondi. Mentre al nord si verifica una rivoluzione industriale, nelle campagne meridionali sopravvive un'agricoltura arretrata, che costringe milioni di persone a cercare una patria più generosa al di là dell'oceano.La fotografia diventa un potente strumento per documentare questi eventi. Un esercito di fotografi descrive con intenti artistici e sociali ogni angolo del nostro paese.E' un periodo ottimista e fiducioso che presto si scontrerà con l'orrore della prima guerra mondiale.

mercoledì 27 aprile 2011

Nè qui nè altrove di Gianrico Carofiglio

Non è nè un romanzo nè un racconto, in quanto, sembra non avere una vera e propria trama. Si tratta in realtà della cronaca di un incontro tra tre amici di vecchia data in una Bari ricca di "risorse", purtroppo, poco note o del tutto sconosciute ai più. I tre personaggi si ritrovano, si confrontano e si scontrano come dovrebbero fare i veri amici.. almeno credo ! L'intreccio dei loro ricordi scorre con estrema piacevolezza tra una pagina e l'altra. Si vuole arrivare subito alla fine per sapere tutto ciò che i tre compagni hanno da dirsi dopo tanti anni di separazione. C'e' molta malinconia per un periodo che non tornerà più ma che non è svanito del tutto in quanto "formativo" del loro modo di essere.Gli odori della giovinezza possono salvarci dal vuoto dell'esistenza!

Cinque racconti da Shakespeare di Charles e Mary Lamb

"Agli inizi dell'Ottocento, accettando l'invito di un editore, i fratelli Charles e Mary Lamb si misurarono con un'impresa ritenuta impossibile: rielaborare sotto forma narrativa alcune opere di William Shakespeare. Il risultato fu felice e i loro racconti sono oggi considerati un modello semplice e scrupoloso di riscrittura letteraria. I cinque testi di questa edizione (Romeo e Giulietta, Amleto, Re Lear, Il racconto d’inverno, La tempesta) sono proposti unitamente ad un’antologia shakespeariana in modo da favorire un confronto e una lettura parallela." [dalla quarta di copertina]

giovedì 21 aprile 2011

Fabbricare fabbricare fabbricare di Dino Campana



Fabbricare fabbricare fabbricare

    Preferisco il rumore del mare

    Che dice fabbricare fare e disfare

    Fare e disfare è tutto un lavorare

    Ecco quello che so fare.

mercoledì 20 aprile 2011

Remotamente su questi schermi di Gore Vidal

Il libro nasce da tre lezioni che lo scrittore tenne all'università di Harvard nel '91. A metà strada tra biografia e piccolo saggio,l'autore ripercorre i primi 25 anni della sua vita. Tra nonni senatori e papà ministri, Vidal ci parla di storia patria americana mutuata dalle sue esperienze cinematografiche e letterarie.Il testo è talmente farcito di aneddoti e citazioni che sono stato "costretto" a prendere nota di tutti i personaggi, romanzi e film citati. Vidal riassume la sua tesi , sottolineando l'importanza delle immagini visive in quanto capaci di manipolarci con la narrazione visiva a tal punto da sostituirsi alla nostra stessa esperienza .In poche parole chi fa cinema "manipola"  la Storia passata, presente e futura.

La Sindrome Boodman di Alessandro Baricco

Ripercorrendo antiche rotte digitali mi sono ritrovato in OceanoMare dove ho scoperto un brevissimo ma originale racconto di Baricco. Qui si descrive la genesi della "sindrome di Boodman". Una delle tante stranezze generate dalla mente umana viene qui analizzata fin dalla sua prima "codifica medica". Pensare che alcune semplici ed innocue azioni possano generare eventi catastrofici non mi ha del tutto meravigliato in quanto, anch'io, da piccolo sono stato colpito da questa "piccola schizofrenia". Come dicevo , il racconto è talmente breve che lo si può leggere tranquillamente tra la fermata di Loreto e quella di Cologno Nord. ( per chi non è di Milano si tratta di due fermate della metropolitana).
Per chi volesse leggerlo , di seguito lascio il link da cui poterlo scaricare :" Sindrome di Boodman"

venerdì 15 aprile 2011

Il ritorno del figlio prodigo di André Gide

Solo per rispetto al premio Nobel per la  letteratura anno 1947 mi limiterò ad un anonimo :"No comment". I sei brevi scritti raccolti in questo volume sono troppo lontani dalla mia sensibilità , se ne ho una . Forse , Paul Claudel esagerava quando , parlando a Gide del suo "figliol prodigo", scriveva  : " Delle vostre opere è quella che fa più luce sulla vostra anima e sul vostro pensiero, e che piacere poter gustare quel nobile stile così piano e omogeneo, che si dispiega da un capo all'altro del racconto !".... ribadisco il mio :"No comment!!"

giovedì 14 aprile 2011

Una granita di caffè con panna di Alessandra Lavagnino

Durante la lettura ci sia aspetta sempre che il romanzo "prenda il volo" ma fino alla fine rimane "basso". Solo nei momenti di dialogo in dialetto siciliano e nelle brevi disquisizioni di Entomologia si "intravede un pò di luce". A parte questa considerazione che, probabilmente lascia il tempo che trova , arriviamo al dunque. Ci troviamo in una Sicilia rassegnata da secoli di silenzio in cui una donna che, in seguito ad un trauma ha perduto ogni inibizione di fronte alla verità, comincia a parlare. Dice la verità su tutto Agata e l'effetto delle sue parole è devastante. Isolata da tutti vede aumentare la distanza tra sé e gli altri: perde il posto di lavoro, che scopre di aver ottenuto grazie alla raccomandazione di uno zio. Gli affari del marito vanno male ed inoltre  duemila piante di limone del padre vengono distrutte per il "troppo parlare" della figlia.

martedì 12 aprile 2011

Le due Americhe di Ermanno Bencivenga

"Premiare sensibilità e autentica conoscenza darebbbe luogo inevitabilmente a un continuo ricambio in chi controlla le leve del potere. Meglio dunque, per chi quelle leve le ha già in mano, insistere invece su una netta divisione: conferire capacità decisionali a chi non sa o non capisce molto, e limitare l'impatto di chi sa o capisce di più entro certi ambiti precisi, dove conoscenza e comprensione abbiano al massimo un ruolo locale e strumentale, senza mai influire sulla struttura complessiva dell'organizzazione" . Una frase "forte" che dà molto da riflettere. Nella democrazia americana vivono  due anime che si fronteggiano in un lieve equilibrio, ma che sono complementari. Quella delle multinazionali e dei loro referenti politici, legata alla conservazione di un potere oligarchico, e quella più vitale degli immigrati, che lottano per cambiare il proprio destino e per raggiungere una piena democrazia. L'una frena mentre l'altra spinge verso un ideale democratico che forse , nella realtà, non sarà mai raggiunto ma a cui è necessario tendere.

mercoledì 6 aprile 2011

Liberabile di Cinzia Leone

Storia di un uomo che si fa trascinare dagli eventi. Li subisce per quasi tutto il libro senza reagire . La moglie lo lascia, perde il lavoro da disegnatore, la madre lo tratta da fallito... e non reagisce oppure non ha la forza di reagire. Per passare le giornate va in giro per la città fingendosi interessato all'acquisto di case e la sera si ingegna nell'invenzione di un nuovo tipo di "fusillo". Tutto ciò dura per alcuni mesi fino al momento del suo arresto per un reato che qui non svelerò. Per ironia della sorte saranno proprio i giorni passati in galera quelli più "rilassanti"  perchè senza pensieri molesti quali il mutuo della casa, le bollette, i vicini di casa troppo curiosi ... etc.. etc. Nel finale il nostro protagonista inizia una lenta ma provvidenziale "metamorfosi comportamentale" .. e la vita continua.

venerdì 1 aprile 2011

Le libere donne di Magliano di Mario Tobino

"La mia vita è qui, nel manicomio di Lucca. Qui si snodano i miei sentimenti. Qui sincero mi manifesto. Qui vedo albe, tramonti, e il tempo scorre nella mia attenzione. Dentro una stanza del manicomio studio gli uomini e li amo. Qui attendo: gloria e morte. Di qui parto per le vacanze.Qui, fino a questo momento, son ritornato. Ed il mio desiderio è di fare di ogni grano di questo territorio un tranquillo, ordinato, universale parlare."
Più che un romanzo con una classica trama , il libro sembra un diario intimo dell'autore sulle sue osservazioni dell'umano agire in una terra sconosciuta chiamata pazzia. Pagina dopo pagina vengono descritte figure femminili e maschili "persi" nella schizofrenia di pensieri lontani dalla "normalità". Una donna "lacrima limpide lacrime" un'altra ha "i lineamenti del viso disegnati da un pensiero nutrito di dolore". Tobino si domanda più di una volta se la "follia" esista davvero , e non ha dubbi nel dire che : ".. è stolto credersi superiori perchè una persona si muove percossa da leggi a noi ignote". Se per ogni uomo la gioia più grande è "manifestarsi" questo vale anche per i "pazzi". Ma sentiamo le parole dell'autore. ( se di seguito non si visualizza il video selezionare il seguente link : video)