martedì 29 giugno 2010

Manuale del boia di Charles Duff

Un deciso attacco alla pena di morte in stile swiftiano. Siamo decisamente sullo stesso livello del pamphlet : "Una modesta proposta: per evitare che i figli degli Irlandesi poveri siano un peso per i loro genitori o per il Paese, e per renderli un beneficio per la comunità". Allora, Swift "proponeva" che i bambini fossero allevati a scopo alimentare. Qui, apparentemente, si "elogia l'impiccagione" come forma d'arte. Pubblicata per la prima volta nel 1928, ha avuto numerose edizione fino al 1948. Di seguito vorrei mostrare la "dedica" dell'autore e una breve descrizione dell'opera, sempre di Duff

domenica 27 giugno 2010

La meravigliosa storia del libro di Valentino De Carlo

Un piccolissimo libro ( 11.5 cm x 8 cm e 95 pagine) per un grande argomento... il LIBRO stesso. In pochissime pagine si passa dal "libro prima del libro"  fino ad arrivare "all'editoria moderna". Una velocissima ma esauriente panoramica dell'evoluzione di questo  magnifico oggetto che , fino ad ora, ha permesso di  "ricordare" tutte le esperienze dell'Umanità... e come disse una volta qualcuno : "Nulla è perduto se non è perduta la Conoscenza".

P.S. : Edizione fuori commercio realizzata da La Spiga Meravigli in Milano in occasione della Prima Festa del Libro 26 Febbraio- 6 Marzo 1994

lunedì 21 giugno 2010

Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino

.. non vorrei ripetermi , ma i libri che parlano di libri mi sono sempre piaciuti.Calvino durante una conferenza tenuta a Buenos Aires nel 1984 di questo libro disse : "E' un romanzo sul piacere di leggere romanzi;protagonista è il lettore,che per dieci volte comincia a leggere un libro che per vicissitudini estranee alla sua volontà non riesce a finire. Ho dovuto dunque scrivere l'inizio di dieci romanzi d'autori immaginari,tutti in qualche modo diversi da me e diversi tra loro". Che aggiungere ? .. io quasi quasi inserirei  l'incipit del romanzo che trovo eccezionale... che ne dite ?....
... "Stai per cominciare a leggere il nuovo romanzo Se una notte d'inverno un viaggiatore di Italo Calvino. Rilassati. Raccogliti. Allontana da te ogni altro pensiero. Lascia che il mondo che ti circonda sfumi nell'indistinto. La porta è meglio chiuderla; di là c'è sempre la televisione accesa. Dillo subito, agli altri: «No, non voglio vedere la televisione!» Alza la voce, se no non ti sentono: «Sto leggendo! Non voglio essere disturbato!» Forse non ti hanno sentito, con tutto quel chiasso; dillo piú forte, grida: «Sto cominciando a leggere il nuovo romanzo di Italo Calvino!» O se non vuoi non dirlo; speriamo che ti lascino in pace." 

ed aggiungo :

"Ogni nuovo libro che leggo entra a far parte di quel libro complessivo e unitario che è la somma delle mie letture. Questo non avviene senza sforzo: per comporre quel libro generale, ogni libro particolare deve trasformarsi, entrare in rapporto coi libri che ho letto precedentemente, diventarne il corollario o lo sviluppo o la confutazione o la glossa o il testo di referenza. Da anni frequento questa biblioteca e la esploro volume per volume, scaffale per scaffale, ma potrei dimostrarvi che non ho fatto altro che portare avanti la lettura di un unico libro.
- Anche per me tutti i libri che leggo portano a un unico libro, - dice un quinto lettore affacciandosi da dietro una pila di volumi rilegati, - ma è un libro indietro nel tempo, che affiora appena dai miei ricordi.
"

Desiderata di Max Ehrmann 1872 –1945

Va' serenamente in mezzo al rumore e alla fretta e ricorda quanta pace ci può essere nel silenzio.

Finché è possibile senza doverti arrendere conserva i buoni rapporti con tutti.

Di' la tua verità con calma e chiarezza, e ascolta gli altri, anche il noioso e l'ignorante, anch'essi hanno una loro storia da raccontare.
Evita le persone prepotenti e aggressive, esse sono un tormento per lo spirito.

Se ti paragoni agli altri, puoi diventare vanitoso e aspro, perché sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.

Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.
Mantieniti interessato alla tua professione, benché umile; è un vero tesoro rispetto alle vicende mutevoli del tempo.

Sii prudente nei tuoi affari, poiché il mondo è pieno di inganno. Ma questo non ti impedisca di vedere quanto c’è di buono; molte persone lottano per alti ideali, e dappertutto la vita è piena di eroismo.

Sii te stesso. Specialmente non fingere di amare. E non essere cinico riguardo all'amore, perché a dispetto di ogni aridità e disillusione esso è perenne come l'erba.

Accetta di buon grado l'insegnamento degli anni, abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.

Coltiva la forza d'animo per difenderti dall'improvvisa sfortuna. Ma non angosciarti con fantasie.

Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine. Al di là di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso.

Tu sei un figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; tu hai un preciso diritto ad essere qui.
E che ti sia chiaro o no, senza dubbio l'universo va schiudendosi come dovrebbe.

Perciò sta in pace con Dio, comunque tu Lo concepisca, e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni, nella rumorosa confusione della vita conserva la tua pace con la tua anima.

Nonostante tutta la sua falsità, il duro lavoro e i sogni infranti, questo è ancora un mondo meraviglioso. Sii prudente.

Fa di tutto per essere felice.

venerdì 18 giugno 2010

Nicolò dell'Abate Modena, circa 1510 – Fontainebleau, 1571

Questa mia "terapia dei libri" si sta trasformando in una "terapia della Conoscenza". Quindi non solo libri ma anche tutto il resto... per ora il resto rimane generico. Non so se saprò definirlo meglio più avanti. Comunque per ora inizio con la pittura. Nicolò dell'Abate non lo conoscevo.Wikipedia lo cataloga come  specializzato nel genere della decorazione di carattere profano e cortese. Io sono un profano della pittura e come tale mi limiterò ad inserire le immagini di alcune opere del modenese ed un filmato su una mostra presso il castello di Scandiano in occasione del ritrovamento di alcuni suoi affreschi.

Mostra Scandiano :





SlideShow Opere:

Il lettore a[r]mato di Luca Ferrieri


Il lettore è da considerarsi un consumatore nel senso classico del termine ?.Questo testo, che si iscrive nella tradizione del libello o del samizdat ( non sapete cosa è un samizdat ?...aprite Google e cercate !), non si rivolge al lettore con lo scopo di farne il protagonista di una ennesima svolta in un campo, pur importante, degli studi. E questo non certo per sottovalutazione o spocchia praticona nei confronti del lavoro scientifico; ma proprio per la ragione esattamente contraria, ossia per la convinzione che la teoria, di cui è acuta la mancanza, sia e debba essere un vedere radicale, che poco ha in comune con svolte e aggiustamenti disciplinari.
Gli scopi di questo libretto sono quindi più modesti e apparentemente più semplici: fornire qualche indicazione e qualche esemplificazione, in forma provvisoria e “aperta”, circa i diritti del lettore e gli strumenti attraverso cui egli può farli valere.



martedì 15 giugno 2010

L'uomo che era morto di David Herbert Lawrence

Cristo che si risveglia nella sua tomba scoprendosi ancora vivo perchè lo hanno tirato giù dalla croce troppo presto.
Rifugiato presso un contadino per alcuni giorni, riacquista le forze. Nel frattempo, come descritto nei Vangeli, incontra la Maddalena.
Decide di andare via per rinascere a nuova vita. Giunto in Libano presso un tempio di Iside ,una giovane sacerdotessa , credendolo Osiride, si congiunge carnalmente con lui rimanendone gravida.
Minacciato di morte dalla madre della ragazza fugge. Scritto in un linguaggio per i miei gusti troppo "mistico", il romanzo fu pubblicato dopo la morte dell'autore.
I contemporanei di Lawrence sicuramente non apprezzarono la storia qui descritta, come del resto non avevano, e del resto non avrebbero potuto altrimenti, visto la mentalità ancora vittoriana del periodo, apprezzare i precedenti romanzi dello scrittore a cominciare da : "L'amante di Lady Chatterley" che pubblicato in edizione privata nel 1928 da un editore fiorentino sarà "accettato" in patria solo nel 1960 , anno in cui fu per la prima volta pubblicato in Inghilterra. Se penso che il mio primo regalo ad una ragazza di sedici anni fu proprio "L'amante di Lady Chatterley" mi viene da ridere perche' ,allora, lo regalai senza alcun secondo fine, ma quando fu letto mi resi conto che , involontariamnte, avevo stimolato la malizia della lettrice. Fu una cosa bella soprattutto perchè casuale e non forzatamente ricercata e pianificata. La spontaneità che proviene dal caso è sorprendentemente piacevole.

WAM di Piero Melograni

WAM fu battezzato in una chiesa cattolica con i nomi di Johann Crysostom Wolfgang Theophilus, vale a dire "amico di Dio". Quel Theophilus si trasformò ben presto in Amadè, mentre il più solenne Amadeus non fu mai utilizzato nella famiglia Mozart, se non per scherzo. I nomi delle persone esprimono a volte i segni del destino: Wolfgang (ovvero "colui che ha il passo del lupo") preannuncia l´ardimento, la prontezza, la rapidità, mentre il nome Amadeus richiamava la fede in Dio, un´ancora di salvezza alla quale, in quei tempi contrassegnati da un´esistenza alquanto precaria, Mozart non rinunciò mai. Visse soltanto trentacinque anni, ma li attraversò col passo del lupo..." (Piero Melograni) Con questo libro Melograni si è divertito e ha divertito i lettori con il racconto della vita di un genio. Un viaggio delizioso nel Settecento, gradevole come un romanzo.

giovedì 10 giugno 2010

Marguerite Yourcenar


Anche se ho appena finito di leggere : "Moneta del sogno" di Yourcenar, il titolo del post fa riferimento solo al nome dell'autrice. La belga Marguerite , sicuramente non è diventata famosa con questo breve romanzo "italiano". Più che altro è ricordata, anzi preciso... io la ricordo sempre per due bellissime opere,  "Le memorie di Adriano" e "L'opera al nero". Romanzi "storici" memorabili non solo per il contenuto ma anche per il periodo della mia vita in cui li ho letti. Li associo ad un momento sereno e tranquillo della mia esistenza... ricordo le loro pagine affiancate ad indelebili desideri corrisposti, a cari sorrisi oramai persi, a odori piacevolmente stordenti. Vedo il vecchio imperatore Adriano vagare nei suoi giardini riflettendo sulla  sua vita. Ripenso a Zenone  che paga un prezzo altissimo per essere un libero pensatore. Ed insieme a loro,  vedo me stesso come non lo sarò mai più.




P.S. : piccolo pregio di :"Moneta del Sogno" -->  Tutti i personaggi si incrociano in un modo o nell'altro. Vite apparentemente slegate si scoprono ( solo al lettore) collegate da almeno un vincolo.

martedì 8 giugno 2010

1000 Capolavori della pittura europea di Christiane Stukenbrock - Barbara Töpper

Questo libro è un regalo di alcuni anni fa. C'era anche una dedica.. dico c'era perchè ho strappato la pagina su cui era scritta.. non aggiungo altro.
Comunque, devo dire la verità, non l'ho mai letto del tutto... ho solo sfogliato le sue pagine sbirciando qua e la alcune immagini. Visto che ci sono almeno un centinaio di schede sui maggiori pittori tra il XIII e il XIX secolo perchè non iniziare un piccolo percorso artistico alla scoperta e a volte alla riscoperta di geniali uomini imbratta tele ? Se siete curiosi , per ora guardatevi la lista...


domenica 6 giugno 2010

Gli assassini di Bernard Lewis

Alle origini del termine "assassino" , comune a molte lingue europee, sta la parola hashishyyin che designava una setta islamica nata durante il medioevo.Stabilitasi tra l'XI e il XIII secolo in castelli sperduti prima in Iran e poi in Siria, guidati da un "misterioso Vecchio della montagna", gli Assassini possono essere definiti come una propaggine estremistica del movimento sciita, i Nizariti.Il nome deriverebbe da hashishiyyin,( seguace di Hasan) ma alcuni sostengono che questo termine alluda al presunto uso dell'hashish di cui si sarebbe servito il vecchio della montagna per provocare l'inebriamento dei suoi fedeli.  Alla base della loro ideologia stava il servirsi sistematicamente dell'omicidio politico contro i loro avversari, riconosciuti nei capi politici e religiosi dell'Islam. Ma sotto i loro colpi caddero numerosi Crociati ed è così che il loro nome è giunto in Europa.

sabato 5 giugno 2010

Le guerre dell'acqua di Vandana Shiva


A chi appartiene l'acqua? E' una proprietà privata o un bene pubblico? Quali diritti hanno, o dovrebbero avere, le persone? Quali sono i diritti dello Stato? Quali quelle delle imprese e degli interessi commerciali?


I principi della democrazia dell'acqua

Quelli che seguono sono nove principi che stanno alla base della democrazia dell'acqua: 
1. L'acqua è' un dono della natura 
Noi riceviamo l'acqua gratuitamente dalla natura. E' nostro dovere nei confronti della natura usare questo dono secondo le nostre esigenze di sostentamento, mantenerlo pulito e in quantità' adeguata. Le deviazioni che 
creano regioni aride o allagate violano il principio della democrazia ecologica. 
2. L'acqua è essenziale alla vita 
L'acqua è la fonte della vita per tutte le specie. Tutte le specie e tutti gli ecosistemi hanno il diritto alla loro quota di acqua sul pianeta. 
3. La vita è interconnessa mediante l'acqua 
L'acqua connette tutti gli esseri umani e ogni parte del pianeta attraverso il suo ciclo. Noi tutti abbiamo il dovere di assicurare che le nostre azioni non provochino danni ad altre specie e ad altre persone. 
4. L'acqua dev'essere gratuita per le esigenze di sostentamento 
Poiché' la natura ci concede l'uso gratuito dell'acqua, comprarla e venderla per ricavarne profitto viola il nostro insito diritto al dono della natura e sottrae ai poveri i loro diritti umani. 
5. L'acqua è limitata ed è soggetta a esaurimento 
L'acqua è limitata e può esaurirsi se usata in maniera non sostenibile. Nell'uso non sostenibile rientra il prelevarne dall'ecosistema più' di quanto la natura possa rifonderne (non - sostenibilità ecologica) e il consumarne più della propria legittima quota ai danni del diritto degli altri a una giusta parte (non - sostenibilità sociale). 
6. L'acqua dev'essere conservata 
Ognuno ha il dovere di conservare l'acqua e usarla in maniera sostenibile, entro limiti ecologici ed equi. 
7. L'acqua e' un bene comune 
L'acqua non e' un'invenzione umana. Non può essere confinata e non ha confini. E' per natura un bene comune. Non può essere posseduta come proprietà' privata e venduta come merce. 
8. Nessuno ha il diritto di distruggerla 
Nessuno ha il diritto di impiegare in eccesso, abusare, sprecare o inquinare i sistemi di circolazione dell'acqua. I permessi di inquinamento commerciabili violano il principio dell'uso equo e sostenibile. 
9. L'acqua non e' sostituibile 
L'acqua è intrinsecamente diversa da altre risorse e prodotti. Non può' essere trattata come una merce.

martedì 1 giugno 2010

M. L'enigma Caravaggio di Robb Peter


  Cosa vedete nel viso della donna ?.. non l'anziana.. la giovane ! (immagini  sotto )
Quando l'ho vista per la prima volta ero un adolescente, quindi non sapevo precisamente cosa mi "turbasse" di quel viso. Ma poi diventato grandicello ho capito ( almeno credo).
Spietatezza allo stato puro.. da quello sguardo capisci cosa può fare una donna quando è spinta da odio, rancore,vendetta, certezza di aver ragione. Niente la puo' ostacolare !....e niente gli può far cambiare idea !
Quell'espressione mi ha spinto a conoscere Michelangelo Merisi. Da quel momento in poi e' stata una scoperta unica. Ombre, fasci di luce che tagliano le tele , personaggi divini rappresentati a mò di gente comune,nature morte, scene di vita quotidiana elevate ad arte. Che dire della vita di Caravaggio ?... breve ma intensissima. Intensa non solo dal punto di vista creativo ma soprattutto dal punto di vista umano. Geniale, rissoso, generoso, amato da pochi, odiato da molti, sensuale. Il libro di Robb, ricchissimo di documenti inediti,fa molte ipotesi intriganti su alcuni momenti oscuri della vita dell'artista lombardo, in special modo sulla parte finale.. la sua morte. L'autore inserisce la morte di Michele in un contesto di vendetta sessuale e collusioni di stato.... praticamente un libro giallo !

Giuditta e Oloferne



NUMMERI di Trilussa (1871-1950)



- Conterò poco, è vero: 
- diceva l'Uno ar Zero - 
ma tu che vali? Gnente: propio gnente.
Sia ne l'azzione come ner pensiero
rimani un coso voto e inconcrudente.
lo, invece, se me metto a capofila
de cinque zeri tale e quale a te, 
lo sai quanto divento? Centomila. 
È questione de nummeri. A un dipresso
è quello che succede ar dittatore 
che cresce de potenza e de valore 
più so' li zeri che je vanno appresso.


Follia di Patrick McGrath


A prima vista sembrerebbe una storia d'amore tra una donna "apparentemente" sana e un pazzo conclamato.Il libro è scritto con uno stile decisamente pulito e lineare, non c'e' che dire.
Devo ammettere, che la storia in se mi ha lasciato un po' a disagio. Più andavo avanti nella lettura e più speravo che Stella si fermasse. Più leggevo e più mi rendevo conto che ogni pagina rafforzava la sua impossibilità a rendersi conto dell'abisso mentale e fisico in cui stava cadendo. Volevo fermarla. Perché continuava a macerarsi in questa attrazione esplosiva ed animalesca ?
Debolezza ?.Noia della vita quotidiana fatta di azioni continuamente ripetute ?... francamente non saprei !.. Me lo sto ancora domandando !. Comunque, la lettura di questo libro ha rafforzato l'idea che ognuno di noi cammina quotidianamente sul filo della pazzia alimentata dalle nostre insoddisfazioni e dalle nostre debolezze.